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Jannik Sinner, la cabala del "2195": la fine di Djokovic

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Jannik Sinner si giocherà la finalissima degli Australian Open con Medvedev. Un match mozzafiato che metterà l'uno contro l'altro due grandi del tennis mondiale. Il 22enne altoatesino, numero 4 del mondo e del seeding, supera il campione in carica e 10 volte vincitore in Australia, il 36enne serbo Novak Djokovic, numero 1 del ranking Atp e prima testa di serie, con il punteggio di 6-1, 6-2, 6-7 (6-8), 6-3 dopo tre ore e 22 minuti.

Partita perfetta di Sinner che non perde mai in servizio per tutto l’incontro e non concede nemmeno una palla-break. L’azzurro giocherà la prima finale Slam della carriera contro il vincente della sfida tra il russo Daniil Medvedev, numero 3 del mondo e del tabellone e il tedesco Alexander Zverev, numero 6 del ranking Atp e del seeding, che inizierà alle 9.30 ora italiana. Sinner è il quinto giocatore italiano a raggiungere una finale Slam nel singolare maschile, il nono complessivo tra uomini e donne. Si aggiunge a Nicola Pietrangeli (che ne ha giocate 4, più di chiunque altro nella storia del tennis italiano), Francesca Schiavone (2), Matteo Berrettini, Giorgio de Stefani, Sara Errani, Adriano Panatta, Flavia Pennetta e Roberta Vinci (1).

 

 

A 22 anni e 165 giorni, è il più giovane finalista in singolare maschile all’Australian Open proprio dopo Djokovic, che giocò la prima delle sue dieci finali a Melbourne nel 2008 a 20 anni e 250 giorni. Grande amarezza per il serbo che per la prima volta perde una semifinale e Melbourne e torna a perdere nel suo torneo preferito dopo 6 anni. E di fatto, come sottolinea il Corriere, c'è una "cabala" che unisce proprio Sinner ad Alcaraz: l'imbattibilità di Djokovic in Australia è durato 2195 giorni, tanti quanto il suo dominio a Wimbledon interrotto nel luglio del 2023 da Carlos Alcaraz. Statistiche che pesano. 

 

 

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