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Sinner, Thoeni lo applaude: "Chi mi ricorda", nuovo Re d'Italia

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Da talento dello sci in erba a fenomeno del tennis. Sarà per questo che Jannik Sinner ha conquistato anche i giganti del mondo della neve come il mitico Gustav Thoeni. Il leader della Valanga azzurra degli anni Settanta, gloria dello sci mondiale, applaude il 22enne di San Candido capace di battere Nole Djokovic, numero 1 del ranking Atp, e conquistare la finale degli Australian Open.

"E' un piacere vederlo giocare così - spiega Thoeni al Corriere della Sera -. Non soltanto contro Djokovic, ma anche nelle partite precedenti: è sempre in forma. Favoloso, non riesco ad aggiungere altre parole". L'azzurro numero 4 al mondo "è sempre determinato, e anche quando le cose non vanno bene lui resta positivo e si concentra sulla sfida successiva. Pensa a prepararsi, ad andare avanti, a migliorarsi. È da tempo che parla così, ed è un buon segno", aggiunge Thoeni.

 

 

 

Le imprese di Sinner ricordano, per seguito popolare, quelle di Alberto Tomba, Marco Pantani, Valentino Rossi o Federica Pellegrini. Un Paese che lo spinge così come spingeva Thoeni. "Vedevo l’entusiasmo e ricevevo affetto, mi seguivano in tanti, ma tendenzialmente cercavo di allenarmi per bene. Di fare le gare e basta, di essere più veloce degli altri. E lo stesso fa Sinner, pensa soltanto a battere gli avversari. In questo è un po’ come ero io".

 

 

 

Di Jannik, Thoeni apprezza soprattutto il fatto "che riesca a mantenere la massima concentrazione per ore. Contro Djokovic poi non deve essere affatto facile. Nello sci invece ci si gioca tutti in due minuti, è diverso". E sul paragone che già in molti fanno Sinner-Tomba, conclude: "Alberto muoveva le masse, ha spinto tanti giovani sugli sci. È stato eccezionale anche per il turismo". 

 

 

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