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Jannik Sinner e Giorgia Meloni? Retroscena da Palazzo Chigi sull'ultimo punto

Roberto Tortora
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Dopo la gloria, gli onori e gli oneri istituzionali. Jannik Sinner è sbarcato in Italia dopo circa 20 ore di volo dall’Australia, è atterrato a Fiumicino alle 12:40 e subito dritto a Palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il premier ha accolto con un gran sorriso il tennista altoatesino e lo ha invitato a rivedere con lei, ancora una volta, l’ultimo punto del match contro Daniil Medvedev, quello che gli ha regalato la coppa e inorgoglito un Paese intero. “Stavamo tutti così, immobili...”, commenta la Meloni con Sinner che, sinceramente, replica così: “È più bello viverlo in quel momento”.

Presenti con loro anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi, e il presidente della Fitp (Federazione italiana tennis e padel), Angelo Binaghi. La Meloni ha postato sui suoi profili social l’incontro, in cui la si vede approcciare a Sinner con un altrettanto sincero “grandissimo”, prima di abbracciarlo. Nel post, una dedica a lui doverosa da parte del primo ministro: “È questa l’Italia che ci piace, capace di credere in se stessa e superare momenti difficili. Grazie per l’esempio che hai dato, Jannik, agli amanti dello sport, ai nostri giovani e all’Italia tutta”. Oggi - mercoledì 31 gennaio - shooting al Colosseo con la coppa, la “Norman Brookes Challenge Cup”, domani l’atteso incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

 

Ora, la questione è un’altra: Sinner parteciperà o no al Festival di Sanremo, evento nazional-popolare per eccellenza del nostro Paese? Il presidente federale, Angelo Binaghi, si augura che Sinner non accetti: “Se ci andasse sarebbe una delusione. Tutti andrebbero, ma lui è diverso e parlo contro i miei interessi perché Sinner a Sanremo sarebbe una grande promozione per noi. Va protetto sia dai dirigenti, perché non va strumentalizzato sia dai giornalisti e anche da Sanremo. Mi ci metto io a petto nudo se serve. Se tutti insieme vogliamo scrivere una storia diversa dobbiamo proteggerlo”. Amadeus, dopo averlo invitato sull’onda dell’entusiasmo, al TG1 gli ha mandato un nuovo messaggio per calmare le acque: “Non volevo metterti in imbarazzo. Se deciderai di non venire capirò, l’importante è che ti dedichi al tennis, faremo sempre il tifo per te perché sei un orgoglio italiano”. Sinner, dal canto suo, già a Melbourne aveva fatto capire le proprie intenzioni: “Conoscendomi, non ci andrei. Canto malissimo, ballo peggio: sono negato. Qui a Melbourne hanno provato a farmi intonare lo jodel... Lasciamo perdere! Devo giocare a tennis, io”.

 

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