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Carlos Sainz, il tradimento: dove può andare dopo la Ferrari

Lorenzo Pastuglia
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Il pilota più mediatico di tutti, Lewis Hamilton, nel team più desiderato al mondo: la Ferrari. Il colpo del secolo in F1 si è concretizzato giovedì sera. Il sette volte iridato arriverà in Emilia dal 2025 e intanto ha dato il via al valzer dei piloti, molti con il contratto in scadenza da fine 2024. Se il Cavallino ha il futuro assicurato, ci sarà da capire chi sarà la seconda guida sia in Mercedes sia in Red Bull. La prima conterà ancora su George Russell e non ha fretta, come ha detto ieri il team principal Toto Wolff. Se la McLaren ha blindato a lungo Oscar Piastri e Lando Norris (il cui rinnovo è stato annunciato una settimana fa), la suggestione si chiama Fernando Alonso, che a 42 anni suonati ha dimostrato ancora il suo valore su una Aston Martin dai frequenti alti e bassi.

Un nome già caldeggiato da due ex Campioni del Mondo, Jenson Button e Jacques Villeneuve, e che potrebbe accontentarsi di uno o due anni di contratto prima che in Mercedes si veda in futuro il 17enne talento Andrea Kimi Antonelli. Liberi dai loro contratti fra un anno saranno Pierre Gasly ed Esteban Ocon (la cui carriera è ancora gestita da Toto Wolff e la Mercedes), disponibile è anche Mick Schumacher (terzo pilota del team e prossimo anno nel Wec con l’Alpine), ma le alternative più serie portano i nomi di Sergio Pérez e Carlos Sainz. Il primo ha un contratto in scadenza nel 2024 e non ha convinto in Red Bull, nonostante una monoposto senza rivali dal 2022.

 

 

L’uscente ferrarista è il grande appetito di mercato e nelle mire della Sauber, che inizierà il suo legame nel 2026 con Audi (fornitrice dei motori al team elvetico), come desidererebbe anche suo papà Carlos Sainz senior, fresco vincitore a gennaio dell’ultima Dakar proprio su una vettura della Casa dei quattro anelli. Le altre ipotesi si chiamano Red Bull al fianco dell’attuale campione del mondo Max Verstappen sarebbe un ritorno dato che il numero 55 corse in Toro Rosso dal 2015 al 2017, anche al fianco dell’olandese- o l’Aston Martin, al posto di uno tra Alonso o Lance Stroll. 

 

 

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