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Lazio-Milan, Rocchi svela il messaggio di Di Bello dopo la partita

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“Di Bello? È mortificato, sa di aver fatto una prestazione che poteva essere decisamente migliore”. Sono le parole del designatore Aia, Gianluca Rocchi, quando parla dell’operato di Marco Di Bello, il 42enne fischietto brindisino, che non ha saputo gestire al meglio l’anticipo di venerdì tra Lazio e Milan. Prima il rigore non concesso ai biancocelesti per la scivolata di Maignan su Castellanos, poi il contestato secondo giallo a Luca Pellegrini, quindi gli altri due rossi a Marusic e Guendouzi. Per Rocchi, sul penalty la decisione di Di Bello è stata corretta: "Episodio molto al limite, noi siamo per l'idea di essere d'accordo in questa valutazione, perché diamo più importanza al fatto che giochi il pallone che non la dinamica successiva — sono le parole del toscano — Vi dico anche molto onestamente che anche se fosse stato concesso il rigore sarebbe stato silent check (e non on-field-review, non essendo errore chiaro ed evidente, ndr), pertanto avremmo accettato la decisione del campo. Non è da VAR, perché rimane un’interpretazione".

 

 

Rocchi su Pulisic-Pellegrini
 “Dinamica tra calciatori. Fallo non fischiato su Castellanos? Di Bello distratto dal secondo episodio”. Quindi la manata di Bennacer a Castellanos e l’azione poi proseguita e terminata con il secondo giallo di Pellegrini per il fallo su Pulisic: "Credo che lui non abbia neanche avuto fisicamente il tempo (di fermare il gioco, ndr), perché è più attratto dal secondo episodio, che è il doppio giallo, che nonostante tutto è corretto — ha aggiunto Rocchi — Qui secondo me è più una dinamica tra calciatori”. Infine le altre due espulsioni in pieno recupero di Marusic e Guendouzi. Rocchi non è entrato nel merito delle decisioni e dei motivi che hanno spinto Di Bello a cacciare dal campo i due biancocelesti: “Non voglio esprimermi più di tanto, c'è il giudice sportivo, il rapporto dell'arbitro è cosa sua non mia, l'importante è che abbia scritto tutto”. 

 

 

 

Rocchi: “Di Bello mortificato, aggressioni mediatiche dispiacciono”
Infine, Rocchi ha spiegato perché ora fermerà per un mese l’arbitro: “Qui se devo fare un appunto, non dobbiamo nasconderci, è stato più il controllo della partita dove lui ha avuto qualche problema e oggettivamente si poteva fare meglio — ha detto Rocchi — Ho letto un po' di cose in questi giorni che non sono state tenere nei suoi confronti. La mattina dopo mi ha scritto un messaggio, in cui mi diceva: ‘Mi dispiace, ho perso un po'… mi rincresce la situazione, perché potevo fare meglio’". E ancora: “La cosa che mi fa dispiacere è quando vedo aggressioni mediatiche e verbali all'arbitro di turno, come se l'arbitro non si rendesse conto di quel che ha fatto — ha concluso Rocchi — Lui è mortificato, perché giustamente sa di aver fatto una prestazione che poteva essere decisamente migliore. Provvedimenti? Dobbiamo recuperarlo prima possibile, non è che dobbiamo lasciare nessuno indietro".

 

 

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