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Jannik Sinner, la racchetta appoggiata al ventilatore: perché lo fa

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Metodi curiosi e come trovarli. Tipo quello di Jannik Sinner durante il match dei quarti dell’Atp di Miami contro Tomas Machac. Dopo Vavassori, Griekspoor, O'Connel e il ceco, il 22enne di Sesto è passato per 6-4 6-2 e ora se la vedrà contro Daniil Medvedev in semifinale, già sconfitto nella finale degli Australian Open di gennaio. Con un successo finale in Florida, Jannik scavalcherebbe Carlos Alcaraz come numero 2 Atp. In questo torneo, però, Jannik ha fatto parlare di sé anche per quanto fatto fuori dal campo. Dopo l'episodio virale di Indian Wells nel quale aveva tenuto l'ombrello alla raccattapalle durante l'interruzione del match contro Alcaraz per pioggia, Sinner è stato ripreso mentre asciugava il manico della sua racchetta al ventilatore. Lo ha fatto durante una pausa sui giochi dispari, chiedendo questa possibilità al giudice di sedia.

Jannik, così, ha puntato il manico della sua racchetta verso la parte con il maggior flusso d'aria. Una scena inusuale che trova spiegazione nel fatto che Jannik volesse contrastare la forte umidità, cercando di far asciugare il più possibile il manico della racchetta, così da avere maggiore grip ed evitare di perdere il controllo del suo “strumento di battaglia” in campo durante la partita. Già nei giorni precedenti il tennista azzurro aveva sottolineato le condizioni climatiche di Miami durante i match: “Rispetto a Indian Wells qui c'è molta più umidità e con il vento diventa difficile giocare — le sue parole — Ma in generale ho già dimostrato che questo è un campo che mi piace”. Un modo dunque ingegnoso per portare i punti dalla propria parte.

 

 

 

 

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