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Jannik Sinner, ora è panico a Roma: "Tutto in 7 giorni", girano brutte voci

IAN
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Tutti se ne erano accorti, vedendo Jannik Sinner triturare i russi Kotov e Khachanov nei turni preliminari del Master 1000 di Madrid: quando si muoveva verso la sua destra e scivolava sulla terra rossa della Caja Magica che ospita il torneo spagnolo, qualcosa non andava. Quel doloretto all’anca manifestatosi già a Montecarlo ed ereditato dai due tornei sul veloce di Indian Wells e Miami, era tornato. Dapprima leggero, poi persistente. Un fastidio diventato una fitta che impediva al rosso di Sesto i suoi soliti, naturali movimenti per caricare il diritto. ulla di grave, ma quando si tratta di una cartilagine così sollecitata come avviene in un tennista, meglio essere scrupolosi.

Profondo conoscitore del proprio corpo, Jannik ha intelligentemente annunciato il ritiro dal Master madrileno e si è recato in una clinica di Montecarlo per sottoporsi a esami approfonditi: una Tac, una risonanza magnetica, un’accurata visita specialistica per avere una certezza: la partecipazione agli Internazionali d’Italia (7-18 maggio) e la sicurezza di non compromettere l’estate, ovvero il torneo olimpico di Parigi e Wimbledon dopo lo slam del Roland Garros. Troppo fresco il ricordo del 2022, l’anno sfortunato di Jannik durante il quale patì ben dieci infortuni, ko causati da crac vari: caviglie doloranti, dita dellemani sofferenti, ginocchia distorte, vesciche dolorose e anche un’infiammazione proprio all’anca che lo tolsedal tabellone degli Internazionali di Roma e del torneo di Adelaide. Ora il fastidio in quella zona è tornato anche se non sempre nulla di veramente preoccupante, come si è notato durante i due set vinti a Madrid contro Khachanov.

 

Sinner riposerà tre giorni e raggiungerà Roma domenica per testare l’anca in vista del debutto al Foro Italico che dovrebbe avvenire a metà della prossima settimana visto che Sinner (testa di serie numero 2) salterà il primo turno. E se non ha certezze definitive sull’anca, di una cosa Jannik è sicuro: da attuale numero 2 del ranking non potrà diventare 1 a Roma. La matematica non è un’opinione: ora ha un bottino di 8860 punti e il gap con Novak Djokovic è di 1040: anche nell'ipotesi limite, ovvero trionfo sul Centrale capitolino di Jannik e ritiro pre-torneo di Djokovic, non ci sarà il sorpasso. I calcoli sono rimandati al Roland Garros.

 

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