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Atalanta-Roma, De Ketelaere fa impazzire la Dea: Roma battuta 2-1

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E' una Dea meravigliosa e perfetta, da Champions. Per oltre un'ora, spinta da uno stato di forma mentale e una brillantezza che va oltre l'assetto tattico, l'Atalanta si prende con una qualità eccellente la sua prima 'finale' piegando per 2-1 con giocate spettacolari e un De Ketelaere super, la Roma, diretta concorrente per il posto nell'Europa che conta, stordita dalla forza propulsiva, dalla dinamicità e la freschezza atletica di una avversaria apparsa superiore in tutto. A tre giorni dalla finale di Coppa Italia e in attesa dell'epilogo di Europa League contro il Bayer Leverkusen, la squadra di Gasperini mette al sicuro di fatto il suo pass Champions e lancia, se ancora ce ne fosse bisogno, un messaggio chiaro alla Juventus in vista della sfida di mercoledì all'Olimpico dove è in palio la coppa nazionale. Alla Signora più brutta della stagione che si è mostrata agli occhi dei suoi tifosi contro la Salernitana, risponde un'Atalanta in piena fiducia che si porta a -4 punti dai bianconeri (a cui la Dea regala il posto Champions in virtù della vittoria al Gewiss per la quale esultya anche il Bologna) dovendo anche recuperare, a campionato già finito, la sfida contro la Fiorentina.

Il ko a Bergamo sembra di fatto spegnere le ambizioni da quinto posto della Roma che ora deve affidarsi proprio alla Dea e alla sua vittoria in Europa League, per sognare il pass Champions. In meno di 20' i bergamaschi mettono il sigillo su un match che ha vissuto momenti di incertezza solo dal 66' in poi per un penalty alla Roma per un fallo dubbio su Abraham che ha ridato vigore alla Roma. Con una doppietta di un De Keteleare strabordante, mai così ispirato, si è chiuso un primo tempo che poteva avere uno score ancora più largo per i bergamaschi se non ci fossero stati i due pali a negare a De Keteleare il tris e a Koopmeiners la rete su punizione. La Roma in 45' non ha mai tirato in porta, travolta dalla marea nerazzurra che si è abbattuta dentro la sua metà campo. Fraseggi, incroci, scambi di posizioni e tiri dalla distanza: una pioggia perfetta a cui la Roma non ha saputo controbattere. Scamacca che non potrà giocare la finale di Coppa Italia perchè squalificato, ha dato ancora dimostrazione di maturità e miglioramento, con sponde e assist preziosi, ma è tutto il gruppo oliato alla perfezione a funzionare come un orologio.

 

Nella ripresa De Rossi prova a dare una scossa inserendo Abraham e Bove al posto di Baldanzi e Paredes ma la situazione non cambia, a dominare e a spingere con la stessa intensità c'è sempre un'Atalanta che resta stabilmente nell'ultimo terzo di campo giallorosso. La lista di chi sfiora il tris è lunga, prima Lookman (al posto di Ketelaere), poi De Roon e Pasalic. Siamo al tika taka nell'area avversaria con gli ingressi anche di Tourè e Zappacosta. Lukaku-Abraham è l'unica ancora di salvezza di una Roma in balia della tempesta e trova l'episodio che le regala la chance di rialzare la testa: l'inglese viene toccato da De Roon in scivolata, l'arbitro fischia il penalty (apparso dubbio soprattutto per Gasperini) che Pellegrini trasforma con precisione e freddezza. Improvvisamente cambia l'inerzia del match. La Dea non la chiude e la Roma trova coraggio per farsi sotto. Carnesecchi salva al 76' su conclusione di Pellegrini su assist di Angelino. De Rossi per gli ultimi minuti getta dentro Azmoun e Joao Costa al posto di Cristante e Kristensen per un finale tutto d'attacco. Ma la Dea controlla e anzi sfiora ancora una volta il tris con Miranchuk e Koopmeiners. Ma può bastare anche cosi. E una Dea meravigliosa pronta e tirata a lucido per prendersi le sue due coppe.

 

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