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Juventus-Salernitana, Rabiot evita la sconfitta: finisce 1-1. Buio pesto in casa bianconera

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Doveva essere la sfida per tornare alla vittoria, prendersi con le proprie mani il pass per la Champions e avvicinarsi alla finale di Coppa Italia contro l'Atalanta nelle migliori condizioni psicologiche. Ma alla fine ha rischiato anche di perdere. Contro una Salernitana, già retrocessa ma piena di furore e grinta, la Juve trova il gol solo nel recupero al 91' con cui firma un pareggio 1-1 che non cancella la prestazione di una squadra abulica e senza idee nel primo tempo, capace di una reazione di orgoglio solo nel finale per evitare un crollo inatteso. Il quinto pareggio consecutivo e i 15 punti conquistati nelle ultime 15 partite sono il segnale, in cifre, di una Signora, arrivata a questo finale di stagione a il fiato corto e un gioco in piena involuzione. Nervosismo, scarsa attenzione ai dettagli, poca incisività sottoporta sono solo alcuni degli elementi che si sono ripetuti puntualmente all'Allianza Stadium dove la tifoseria era pronta a festeggiare il pass diretto in Champions.

E' uscita invece tra i fischi, assai rumorosi dopo i primi 45', al termine di una frazione di gioco incolore.Allegri deve fare i conti con le assenze di Danilo e Alex Sandro e schiera dal primo minuto Rugani con Gatti e Bremer. Sulle fasce spazio a Cambiaso e Kostic, davanti Chiesa e Yildiz partono dalla panchina con Vlahovic affiancato da Kean. Salernitana con l'unica punta Ikwuemesi. La Juve cerca di darsi subito una scossa facendosi pericolosa con Vlahovic all'8' colpendo la traversa (intervento decisivo di Fiorillo) ma è una Signora senza troppe idee, che fatica ad entrare in partita. L'approccio al match è molto diverso da quello che ci si aspettava da una squadra che insegue i tre punti per garantirsi in casa, contro una formazione retrocessa, il pass Champions. Alcune incursioni di Bremer fanno alzare l'elettricità della sfida ma è solo una intermittenza I campani, aggressivi e convinti, giocano senza tensioni, sfruttano gli spazi lasciati dai bianconeri poco determinanti e fluidi nella manovra e trovano il vantaggio al 27' con Pierozzi: su corner di Sambia il difensore granata stacca bene di testa, piazzandola di forza verso il centro destra, Szczesny prova ad opporsi ma la palla finisce in rete. La Juve è stordita, non riesce a compattarsi, manifesta nervosismo e rischia al 36' anche la seconda rete: stavolta il portiere polacco è decisivo nell'uscire alla disperata su Ikwuemesi lanciato in contropiede da Tchaona. Intervento al limite ma dopo un check al Var viene confermata la decisione di campo dell'arbitro con Sczezsny che prima di travolgere l'attaccante granata tocca il pallone con la mano. Nel finale di primo tempo palo esterno di Cambiaso ma è una Juve che va negli spogliatoi coperta dai fischi dell'Allianz Stadium.

 

Nella ripresa Allegri prova a dare una scossa inserendo subito Chiesa, Iling Junior e Miretti al posto di Kean, Kostic e McKennie con l'obiettivo di dare ritmo e qualità soprattutto nella trequarti. La Juve si affanna nel cercare nuove dinamiche offensive ma la Salernitana spezzetta il gioco, non consente ai bianconeri di imbastire il gioco con ordine e costanza. Al 58' occasione per Vlahovic lanciato in corsa dopo una lunga galoppata di Chiesa ma al serbo manca la freddezza e la precisione e su uscita del portiere tocca a lato sfiorando il palo. Le iniziative dell'attacante azzurro però risultano fondamentali per questa Juventus scollata e disordinata. Al 62' tiro-cross di Chiesa con Pirola che respinge un attimo prima dell'arrivo in corsa di Vlahovic, poi ci prova Gatti ci prova di testa. Ma i bianconeri non riescono a sfondare il muro Salernitana e Allegri fa uscire ad un quarto d'ora dal termine il serbo e Rugani gettando nella mischia Milik (150ma partita in Serie A) e Yildiz per gli ultimi assalti. L'attaccante polacco di testa impegna Fiorillo a deviare in angolo, il turco invece, tra i più elettrici, è autore di un assist a centro area che non viene sfruttato da Miretti che a 2' dalla fine colpisce la traversa. Sembra una domenica buia e stregata ma, in pieno recupero, al 91' la Juve trova il pareggio con una spaccata sitto porta di Rabiot che raccoglie un tocco di tacco di Locatelli verso il secondo palo. La Signora si getta all'assalto ma a rischiare di vincere è ancora una volta la Salernitana con Basic che calcia alto sopra la traversa solo in area. La Signora evita così un pesante tracollo ma la Champions è rimandata.

 

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