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Depay e Varane, il Como ribalta calciomercato e Serie A

Claudio Savelli
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Non fosse il Como, dovremmo già bollarne il mercato come fallimentare. Sembra un cimitero di dinosauri del calcio, di quasi ex giocatori che riescono a strappare un ultimo grande contratto da una delle proprietà, i fratelli indonesiani Hartono, più ricche del mondo. Gli ultimi arrivati sono il portiere Pepe Reina, ben noto alla serie A per i suoi trascorsi al Napoli, e il terzino sinistro Alberto Moreno. Erano entrambi svincolati dal Villarreal e sono entrambi spagnoli non a caso: a convincerli è infatti Cesc Fabregas, connazionale e allenatore del Como.

Tra Mondiali, Europei, Champions ed Europa League, oltre a diversi campionati e coppe nazionali, i curriculum dei due sono incredibili per una neopromossa in serie A. L’idea è ingaggiare esperienza per non retrocedere subito e rallentare il progetto di lancio del marchio-Como nel mondo. Moreno ha 32 anni e sarà titolare mentre Reina, che di anni ne ha già 41, farà da vice a Pau Lopez, altro nuovo arrivo in casa Como, altro spagnolo. L’ex Roma arriverà dal Marsiglia in prestito con diritto di riscatto a 5 milioni, una cifra sostenibile per una proprietà ricca come quella indonesiana.

 

 

 

Dovrebbe arrivare anche Varane, campione del mondo con la Francia e fresco di svincolo dal Manchester United dopo una vita al Real Madrid. Ha 31 anni e, se integro fisicamente, può certamente fare la differenza e aiutare l’altro nuovo centrale, il 25enne Dossena, arrivato dal Cagliari per 8 milioni più 2 di bonus ed eccezione alla regola dei dinosauri. L’altra eccezione dovrebbe essere Rodri Sanchez, 24enne fantasista spagnolo del Betis con cui c’è un accordo attorno a 6 milioni.

Davanti è arrivato Belotti dalla Roma, altro giocatore che negli ultimi tempi ha dimostrato più dei 30 anni che ha. Ecco perché il Como promette di andare su altri svincolati illustri in attacco quali Martial, 28 anni ma ultime stagioni senza quasi mai giocare, e Depay, 30 anni e reduce da un discreto Europeo.

 

 

 

Sembra un feudo dell’Arabia Saudita in Italia ma sia la moneta sia le intenzioni sono diverse. L’Arabia convince i giocatori con i soldi, al Como è invece Fabregas che promette ai suoi ex colleghi ciò che ha vissuto lui, ovvero un finale di carriera competitivo proiettato a una nuova vita professionale e non in un posto straordinario quale è il Lago di Como. In cambio questi campioni aiutano il club a diventare popolare all’estero. Il progetto prevede infatti che il brand-Como diventi internazionale prima di frequentare le coppe internazionali. Una società di calcio locale ma europea. A questo servono i giocatori noti al grande pubblico. Funziona: diversi salotti televisivi in cui si parla di mercato dedicano un capitolo a questo piccolo club italiano e, anche grazie all'azionista Henry, in molti all’estero simpatizzano per il Como. Facile immaginare come andrà se dovesse pure giocare bene e salvarsi.

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