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Parigi 2024, Dawson si amputa il dito per poter partecipare ai giochi

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Le Olimpiadi sono forse l'appuntamento sporto più prestigioso del mondo. Fin dai primi Giochi nati nell'antica Grecia, gli atleti delle più svariate discipline gareggiano tra loro per entrare nella storia. Chiunque di loro sarebbe disposto a tutto pur di esserci, ricordando il celebre detto del barone di Coubertin: "L'importante non è vincere, ma partecipare". La frase, secondo alcuni pronunciata invece dal vescolo anglicano di Pennsylvania, si addice proprio a Matthew Dawson, campione australiano di hockey su prato e capitano della sua Nazionale in partenza per Parigi.

Matthew Dawson è disposto a tutto pur di partecipare alle Olimpiadi di Parigi. Anche ad amputarsi una parte del dito. Qualche giorno fa, Matt si è fratturato l’anulare della mano destra: diagnosi, prognosi, gesso e addio Olimpiadi. Ma la voglia di esserci a Parigi era troppo forte. E l'atleta ha optato per una decisione fuori che ha del folle. “I medici sono stati molto chiari con me: mi hanno detto che l’unico modo per risolvere la cosa era amputare la parte superiore della falange - ha spiegato Dawson -. Questo mi avrebbe permesso un recupero immediato. Ne ho parlato con mia moglie, e alla fine ho preso la decisione più giusta, non solo per i Giochi - ha poi aggiunto - ma per il mio futuro”.

 

 

Non è la prima volta che Dawson si trasforma in un supereroe pur di partecipare a una competizione sportiva. Nel 2018, in allenamento, venne colpito da una mazza che gli fratturò l’orbita oculare, mettendo a serio rischio la sua partecipazione ai Giochi del Commonwealth. Quella volta non c’erano fibre o falangi da barattare, solo un coraggio ai limiti della follia: e Matt, naturalmente, si distinse. Gli ingegneri biomedici gli fabbricarono una maschera speciale (i supereroi non sono, del resto, quasi sempre mascherati?), e Matt così bardato andò a prendersi la medaglia d’oro, segnando pure un gol in finale.

 

 

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