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Juventus, la lista "nera" di Thiago Motta: ecco chi fa fuori (subito)

Pasquale Guarro
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Di fronte al bivio che separa le folle, la Juventus ha scelto di imboccare la via del muro contro muro, lasciando agli altri quella del dialogo e della comprensione. Cristiano Giuntoli ha stretto la fascia attorno alla fronte ed è sceso in battaglia, accanto a lui c’è anche l’allenatore, Thiago Motta, che si batte per il medesimo scopo del ds: liberarsi degli esuberi al fine di presentarsi sul mercato con i giusti requisiti e completare una rosa che ad oggi non soddisfa nessuno. Dunque, pronti a tutto pur di portare a termine questa missione, tanto che il messaggio lanciato ieri da Thiago Motta aveva quasi il retrogusto della “sfida”, un chiaro monito verso quei calciatori cui è stata indicata la via d’uscita ma che per un motivo o per un altro traccheggiano ancora lì per la Continassa:

«I calciatori rimasti a Torino non fanno parte del progetto», ha tagliato corto il tecnico brasiliano dopo il pareggio contro il Brest, assumendosi, insieme alla società, il rischio delle conseguenze di certe dichiarazioni. Insomma, la strategia è chiarissima, ma quanto pagherà? Il dubbio è legittimo, visto che si parla di mercato e delle sue leggi basilari: se tu vuoi vendere, il prezzo lo faccio io. Se io voglio comprare, il prezzo lo fai tu. È più o meno così che funziona da sempre e ovunque, e il calcio non sfugge certo a questo assioma.

La Juventus, però, ha scelto di esporsi senza preoccuparsi di questo aspetto e i volponi che navigano per certi mari non potranno che raccogliere un tale e inatteso assist. Tra i calciatori rimasti a Torino, per esempio, c’è anche Federico Chiesa, il cui contratto scadrà nel 2025. Fino a qualche settimana fa, i bianconeri non sono mai scesi sotto il muro dei 20-25 milioni di euro di richiesta per il suo cartellino. Dopo la “candida” uscita di Thiago Motta, potranno insistere su certe cifre o dovranno accontentarsi di incassare un bel po’ meno? L’Inter è alla finestra, i nerazzurri sono molto interessati all’eventuale operazione a costo zero. Ma Chiesa non è l’unico, anzi, la lista degli epurati è lunghissima: De Sciglio, Rugani, Kostic, McKennie, Nicolussi Caviglia, Szczesny, Arthur e, addirittura, Thiago Djalo.


La storia che riguarda il difensore portoghese è singolare: il classe 2000 aveva raggiunto un accordo con l’Inter per questa sessione estiva e si sarebbe liberato a zero dal Lilla. Ma Giuntoli si è inserito nella trattativa e ha chiuso l’operazione a gennaio, versando ai francesi 3 milioni più 2 di bonus per evitare che si accasasse in nerazzurro. La cosa curiosa è che da quel momento, Djalo è sceso in campo con la maglia bianconera addosso solo per 16’ all’ultima di campionato contro il Monza, salvo ritrovarsi a sorpresa tra gli indesiderati.

Diverso il discorso che riguarda Szczesny, il cui contratto scadrà nel 2025. Il portiere polacco è stato sostituito da Di Gregorio, ma attualmente non può contare su offerte che ritiene soddisfacenti. Per lui si era aperta l’ipotesi Monza, mala trattativa non è mai decollata. Ancora percorribile la pista che potrebbe portarlo invece in Arabia, ma Szczesny è in attesa, con un ingaggio da oltre 6 milioni di euro a stagione. McKennie, invece, di milioni ne percepisce 2,5 ma all’Aston Villa, che aveva chiesto informazioni, pare averne chiesti il doppio. Si dice adesso che potrebbe rientrare nell’operazione di mercato con la Fiorentina, che porterebbe Nico Gonzalez a Torino. La Juventus lo valuta tra i 10 e i 15 milioni, ma anche in questo caso, se qualcuno si presentasse al gong con un’offerta inferiore? Domande lecite, per le quali Giuntoli deve evidentemente avere una risposta che al momento non conosciamo.

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