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Sinner, "il suo unico difetto". Draper, risate imbarazzate in sala stampa

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Amici, feroci rivali in campo e poi di nuovo amici, al termine della semifinale degli Us Open. A Flushing Meadows Jannik Sinner e Jack Draper hanno dato spettacolo sotto rete e in sala stampa, al termine del match vinto dall'azzurro, numero 1 al mondo, contro il britannico al 25esimo posto nel ranking Atp. Una battaglia senza esclusione di colpi, soprattutto nei primi due set (finiti 7-5 7-6 per l'altoatesino), che ha entusiasmato il pubblico dell'Arthur Ashe. 

"E’ stata una semifinale molto fisica, non è un caso che per giocare i primi due set sono servite 2 ore e 15 minuti - ha ammesso Draper, già compagno di doppio di Sinner -, è un peccato che nonostante lo sforzo non sia riuscito a portarmene a casa almeno uno dei due ma Jannik ha giocato un tennis di altissimo livello per l’intero match, quando giochi con il numero uno del mondo devi concretizzare le poche chance che ti lascia per strada e non ce l’ho fatta. Chiaramente a un certo punto della sfida non mi sono sentito bene soprattutto nell’ultima ora di gioco ma Jannik mi ha battuto in modo onesto. Semplicemente è stato troppo più forte di me".

 

 



Quando gli chiedono se Sinner abbia dei difetti, Draper allarga le braccia e fa sorridere tutti: "E’ complicato trovarne. Ma se ne devo dirne uno, forse, è che è troppo buono" Quindi al suo posto arriva Sinner, che replica con un altro sorriso. "Non è vero che sono troppo buono (sorride). Ci conosciamo molto bene. Abbiamo avuto la possibilità di giocare il doppio insieme. A volte capita di parlare di tattiche, per esempio, quando deve giocare contro certi giocatori, a volte se me chiede un consiglio, gli do un paio di dritte su cosa provare a fare contro quel giocatore. Ovviamente io sono destro e lui è mancino, quindi il nostro gioco è completamente diverso. Penso che siamo entrambi due ragazzi simpatici e semplici fuori dal campo. Siamo buoni amici. In campo, poi, cerchiamo di giocare del buon tennis, e penso che sia quello che il pubblico sulle tribune e a casa vuole vedere in fin dei conti. Il nostro è un bel rapporto".

 

 

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