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Novak Djokovic, "costretto a voltarmi e andarmene": cosa ha visto al villaggio olimpico

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Le Olimpiadi di Parigi sono finite lo scorso 30 luglio, ma i ricordi di quanto vissuto resteranno impressi nel cuore di molti atleti sportivi. A tornare a quei momenti c'è il tennista serbo Novak Djokovic, che nel corso di un'intervista rilasciata a RTS nella trasmissioneThe way of the Champions ha raccontato il caos vissuto in quei giorni nel villaggio olimpico:

“Sono stato costretto a voltarmi e andarmene”. In particolare, ha spigato i motivi della sua scelta di non risiedere nel villaggio olimpico e questo nonostante il grande entusiasmo per la competizione.  "Volevo andare alla mensa e in palestra ai Giochi Olimpici, c'erano tanti atleti lì, ma è arrivato il momento in cui ho dovuto voltarmi e andarmene". A Pechino "sono rimasto tutto il tempo nel villaggio, mentre questa volta ho deciso di stare fuori per potermi concentrare sulle sfide future", ha spiegato.

 

 

 

E in effetti sulla qualità della vita al Villaggio olimpico ne abbiamo sentite di tutti i colori. Il caldo asfissiante, il cibo scadente, i letti scomodi. "Tuttavia, ho visitato il villaggio diverse volte e volevo andare alla mensa e in palestra. Mi è sembrato fantastico condividere esperienze con altri concorrenti, ma c'era una saturazione eccessiva". Insomma troppo caos per il tennista.

 

 

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