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Serie A, dopo quattro giornate tutti esauriti: caos a tempo record

Fabrizio Biasin
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Sono tutti incazzati. Esauriti. Fuori di melone. Magari non tutti, ma quasi tutti. E siamo alla quarta giornata, mica alla trentesima. Sono incazzati i tifosi della Juve perché Thiago Motta è partito bene ma poi è tornata la Juve di Allegri, e i giornalisti alimentano furbescamente il confronto, e Vlahovic non sa fare niente, e fa tutto schifo ed è già finito il mondo (Juve a due punti dalla vetta). Sono incazzati i tifosi dell’Inter, perché i campioni d’Italia hanno perso il mordente, e le seconde linee fanno il solletico alle prime, e Inzaghi non deve fare il turnover, e Asllani cosa lo rinnovi a fare, e nessuno sa dribblare, e Dimarco si è fatto male, e fa tutto schifo ed è già finito il mondo (Intera due punti dalla vetta).

Sono incazzati i tifosi del Milan perché Ibra è stato non si sa dove, e Fonseca non ha in mano lo spogliatoio, e Furlani boh, e col Venezia hai vinto bene ma Di Francesco ha prestato il fianco, e hanno ragione Theo e Leao, e ora vedrai che finisce male, e fa tutto schifo ed è già finito il mondo (Milan a tre punti dalle altre due). E fino all’altro giorno erano mezzi incazzati pure i tifosi del Napoli, ma poi hanno vinto tre partite e ora son felici, e adesso semmai sono incazzatissimi quelli della Roma che hanno preso gol all’ultimo secondo col Genoa, e puoi star certo che a Firenze sono furibondi perché Commisso pensa ai bilanci degli altri ma guarda poco alla sua Fiorentina, e a Bologna c’hanno i maroni girati perché «hanno rotto il giocattolo».

 

 

E fa niente se guardi la classifica e siamo veramente solo all’inizio perché questa è l’era dei giudizi definitivi che, però, durano una settimana e quella dopo li puoi serenamente stravolgere, perché tanto nessuno si ricorda quello che hai detto mezz’ora fa e, quindi, massacra chi vuoi, tanto all’occorrenza sei sempre in tempo per scrivere «io ho sempre creduto in te».

 

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