Cerca
Cerca
+

Jannik Sinner resta senza parole: come beccano coach Vagnozzi in tribuna

  • a
  • a
  • a

Puro Jannik Sinner, quello che si è visto in Cina, nella gara d'esordio al Masters 500 di Pechino, prima partita dopo il trionfo agli Us Open nella finalissima contro Taylor Fritz, il match che è valso all'altoatesino il secondo Slam in carriera, il secondo in questa stagione già di per sé leggendaria.

Sinner si impone sul cileno Nicolas Jerry in tre set, dopo aver perso il primo, set durante il quale Jarry ha servito in modo impressionante, senza mai concedere una palla break all'avversario. Ma dal secondo set in poi, semplicemente, non c'è stata partita: il ragazzo di San Candido vince la seconda partita per 6-3 e dunque, in scioltezza, il terzo set, un 6-1 piovuto in pochissimi minuti di gioco.

 

 

Al termine dell'incontro, la dedica con gli occhi lucidi, commossi, alla zia materna Maggie, scomparsa a soli 56 anni pochi giorni fa, la stessa zia che lo accompagnava quando era bambino sui campi da gioco e a cui aveva dedicato il trionfo di Flushing Meadows, spiegando di non sapere quanti giorni le rimanessero da vivere. Ora, nel secondo turno a Pechino, Sinner incontrerà il vincitore dell'incontro tra Safiullin e Wawrinka.

 

 

Insomma, Jannik torna in campo e ri-scoppia subito la Sinner-mania, in verità mai sopita. Seguitissimo, commentatissimo sui social, dove entra in tendeenza e promette di non uscirne più. E così ecco rimbalzare dettagli, scatti, peculiarità, istantanee raccolte dagli utenti e rilanciate in particolare su X. E tra queste, ecco una peculiare immagine di Simone Vagnozzi, il coach di Sinner, il coach della svolta, l'uomo che ha impresso il cambio di marcia definitivo, in positivo, alla carriera dell'azzurro. Nel bel mezzo della partita contro Jarry, infatti, viene sorpreso con gli occhi chiusi, in piedi nel box a ridosso del campo. Renato, che rilancia la foto su X, commenta con ironia: "Vagnozzi sta sognando gli involtini cinesi". E chissà che non sia vero...

 

Dai blog