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Jannik Sinner in Cina, dopo la vittoria l'annuncio: "Forfait", un pesante passo indietro

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Torna in campo, fatica. Ma vince. Ed è l'unica cosa che conta. Si parla di Jannik Sinner, i numero 1 al mondo tornato a misurarsi in un torneo dopo il trionfo agli Us Open: l'altoatesino ha esordito agli Atp 500 di Pechino, contro di lui il cileno Nicolas Jarry, battuto in tre set dopo aver perso la prima partita.

Insomma, come detto non il più semplice degli esordi, per Jannik, anche se oggettivamente nel secondo e nel terzo set non c'è stata partita. D'altronde la stagione è serratissima, gli impegni molteplici, e in tempi recenti un impatto, per certo, lo hanno avuto anche la vicenda Clostebol e la morte della zia Maggie, a cui il 23enne ha dedicato sia gli Us Open sia la prima vittoria a Pechino.

Ed è in questo contesto, quello in cui Sinner deve centellinare le energie e pianificare al meglio i prossimi mesi (dove gli appuntamenti più importanti saranno le Nitto Atp Finals di Torino e la Coppa Davis), che è arrivata la decisione di rinunciare all'Atp 500 di Vienna. Una rinuncia dolorosa, per Sinner: l'anno scorso vinse il torneo, dunque deve rinunciare a 500 punti secchi in classifica.

 

L'azzurro (il cui numero 1 a fine anno di fatto non è contendibile) non aveva però altra scelta: nei giorni del torneo nella capitale austriaca sarà impegnato al "Six Kings Slam". Si tratta di un appuntamento che andrà in scena in Arabia Saudita dal 16 al 19 ottobre, in verità a ridosso dell'Atp di Vienna, un torneo di esibizione con tutti i migliori giocatori al mondo. Un torneo pagato in modo profumatissimo: il montepremi in palio è il più ricco nella storia del tennis. Impossibile conciliare l'impegno in Arabia con Vienna.

In ogni caso, Jannik Sinner avrà modo di recuperare punti nel ranking nonostante il forfait a Vienna. Potrà farlo nei due Masters 1000 di Shanghai e di Parigi-Bercy, da cui rispettivamente uscì ben presto per il ko contro Ben Shelton e per il ritiro con polemica per le partite in notturna in Francia.

 

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