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Jannik Sinner, la rivelazione di Deborah Compagnoni: "Sci? Perché ha grandi vantaggi"

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Deborah Compagnoni dice la sua su Jannik Sinner. La campionessa, mito vivente dello sci italiano, non ha dubbi e al Corriere della Sera spiega i motivi per cui Jannik dopo aver praticato lo sci ha vantaggi fisici nel tennis: "A San Candido sono bene organizzati: i turisti che frequentano l’Alto Adige vogliono giocare a tennis, hanno i campi – spiega -. Alberto Tomba e Isolde Kostner erano bravissimi con la racchetta: i passetti, gli spostamenti laterali, l’indipendenza di gambe sono tutte eredità dello sci, che prevede una preparazione multi-sport. A secco alleni destrezza, rapidità, forza. Poi Jannik è un fenomeno, chiaro", ha affermato.

Poi ha parlato della scomprasa del fratello travolto da una valanga qualche anno fa: "Jacopo è morto facendo ciò che amava di più. Questo pensiero permette di dare un senso alle cose. La dedica alle nipotine è un pretesto per ricordarlo: era dell’81, troppo piccolo per partecipare alle mie avventure di bambina – racconta -. Quando è nato, il dito nel tritacarne l’avevo già messo. È stato più presente dopo, alle gare".

 

 

Infine ha ribadito l'importanza dello sport anche nelle scuole: "Pretendiamo l’oro olimpico da ragazzi a cui alle elementari non è stata insegnata nemmeno la capriola – spiega -. Non è giusto considerare l’attività motoria una materia di importanza minore. Vanno inserite più ore nella scuola dell’obbligo: solo così i bambini e le bambine potranno avere pari opportunità da grandi e nel frattempo, magari, perderanno meno tempo sui social". 

 

 

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