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Paolo Bertolucci è sconvolto da Jannik Sinner: "Un livello imbarazzante"

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Una vittoria schiacciante, senza appello, quella di Jannik Sinner contro Daniil Medvedev ai quarti del Masters 1000 di Shanghai: un secco 6-1, 6-4, una strepitosa lezione di tennis, quella impartita dall'altoatesino al russo, pur provato da un problema alla spalla.

Una partita che ha impressionato. Anche stupito, se è ancora concesso parlare di stupore quando si commentano le imprese di Jannik Sinner. Per certo, Paolo Bertolucci ha speso parole cariche di emozione dopo aver visto lo spettacolo sul centrale di Shanghai. "Jannik ha rasentato la perfezione, ha giocato un match fenomenale. Medvedev aveva un problema alla spalla, sicuramente ne ha limitato la performance. Però il livello espresso oggi da Sinner in certi momenti è stato imbarazzante", ha commentato il "Braccio d'oro" del tennis azzurro, ospite di Palla al Centro su Rai Radio 1

Poi, però, una profezia... scentrata: "Sabato si prospetta una semifinale Alcaraz-Sinner da leccarsi i baffi. Credo sarà l'ultima volta che si incontreranno in semifinale. Da lunedì lo spagnolo sarà numero 2 e di conseguenza le prossime sfide ce le gusteremo solo la domenica in finale", ha aggiunto Bertolucci. Peccato che poco dopo lo stesso Alcaraz, a sorpresa, è stato sconfitto in due set da Machac, che sarà il prossimo avversario di Sinner. 

 

Infine, Bertolucci ha riservato un pensiero anche a Rafa Nadal, la leggenda spagnola del tennis che proprio oggi, giovedì 10 ottobre, ha annunciato il suo ritiro. "Il tennis perde uno dei più grandi campioni dello sport a livello mondiale. Profonda tristezza. Sapevamo che il giorno dell'addio sarebbe stato molto, molto vicino, ma quando arrivano queste notizie in una giornata illuminata dalla prestazione di Sinner... mai un gioia". 

E ancora: "Nadal ha rappresentato l'evoluzione di Bjorn Borg: la base è quella ma lui ci ha messo tanto. Dicevano che sul veloce o a Wimbledon non avrebbe avuto chance, invece ha vinto tutto", ha ricordato. "Sempre un comportamento perfetto in campo e fuori dal campo, sempre disponibile con i giornalisti. Ricordo che quando ha subito la sconfitta più cocente della sua carriera, fuori al primo turno a Wimbledon, si è fermato per tanti minuti a salutare il pubblico e firmare autografi. Un esempio". "Qualche anno fa a Montecarlo gli chiesi come si vedeva dopo il ritiro dal tennis. Mi rispose: a pescare. Secondo me lo vedremo poco nel mondo del tennis", conclude Paolo Bertolucci.

 

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