Sulle orme di Jannik Sinner e ispirata, vi racconteremo poi il perché, dal pifferaio magico del tennis italiano che sta incendiando di entusiasmo Roma. Tyra Grant, annodi nascita 2008 e attuale numero 356 della classifica Wta, si propone come il nome nuovo di un movimento che sta crescendo a dismisura e crea nuovi campioncini e campioncine in erba con una rapidità impressionante. Ancora colpiti dal talento che ha mostrato a Miami Federico Cinà, ecco spuntare fra i marmi del Foro italico questa futura stellina del tennis in rosa, già finalista all’Orange Bowl, ovvero il mondiale juniores del tennis, e best ranking di numero 2 al mondo tra le Under 18. Azzardiamo? Azzardiamo: Tyra è destinata a diventare la probabile erede di Jas Paolini e delle altre campionesse azzurre che hanno tinto di felicità questo sport. Forse, di arrivare anche più in alto di loro a tal punto da interessare il New York Times che l’ha dipinta come “l’erede delle sorelle Williams e di Coco Gauff” mentre The Athletic le ha dedicato un lungo reportage.
Per questo Tyra ha fatto un primo passo importante: ha scelto di giocare per l’Italia invece che per gli Stati Uniti. La spiega così: «La ragione è semplice, mi sento molto più italiana che americana, sono nata a Roma e cresciuta qui e nel circuito junior ho legato parecchio con gli azzurri, Andrea De Marchi e Federico Cinà sino ad essere diventati due dei miei migliori amici. Con loro divido questa incredibile avventura». L’alternativa americana era concreta: figlia di mamma Cinzia nata a Vigevano e di papà Tyrone di Brooklyn, papà è stato ex cestista a stelle e strisce che ha giocato a lungo in Europa con le maglie dell’Olimpia Milano, della Virtus Bologna e dello Scandone Avellino nel primo decennio degli anni 2000, Tyra avrebbe potuto optare per la nazionalità tennista Usa. Invece non l’ha fatto. E adesso ce la godiamo noi. E poi Sinner. L’amico Sinner: «Mi sento ispirata a Jannik per una ragione semplice: è una bella persona prima ancora che il numero 1 del mondo.
Sinner, Vagnozzi choc: "Chi si sente in pericolo adesso"
Coach Vagnozzi in una lunga intervista al Corriere mette le cose in chiaro: Jannik Sinner non avrà alcun vantaggi...L’ho conosciuto dieci anni fa all’accademia di Riccardo Piatti, a Bordighera. Siamo cresciuti lì e me lo ricordo già fortissimo quando aveva 17-18 anni e io 10». Dopo l’esperienza in Liguria, Tyra si era trasferita in Florida, ma alla fine ha scelto l’Italia. Dal 2024 ha scelto il Tennis Club Nuova Casale dove è seguita da coach Gavazzi. Giocherà da azzurra al Foro Italico sia nel singolare che nel doppio (disciplina in cui ha vinto tre Slam junior) in coppia con Lisa Pigato Grant si trova nella parte alta del tabellone e nel e nel suo cammino potrebbe incontrare la Sabalenka: «Mi piace il tennis aggressivo e vario e penso che il drop-shot sia un colpo importante, soprattutto qui sulla terra battuta», racconta senza timori. Forse perché a 7 anni scambiava i primi palleggi seri con Sinner.
E dal fenomeno di Sesto Pusteria ha acquisito certezze e colpi spaziali: «Ho giocato in posti bellissimi come Miami e Madrid, e ora Roma. A Madrid dove ho vinto la mia prima partita WTA, agli US Open sono arrivata alla semifinale del misto insieme ad Ale Kovacevic. Il mio obiettivo fuori dal campo? Ispirare gli altri a diventare persone e tenniste migliori con l’atteggiamento giusto. Lo sport aiuta, a 3-4 anni facevo danza, poi calcio, basket, nuoto. Questo mi ha formato e resa molto competitiva. Il mio sogno è di diventare numero uno del tennis». Ha idee chiare, eh, la piccola Tyra?