Adriano Panatta, leggenda del tennis italiano, ha espresso un giudizio severo sul tennis femminile contemporaneo, definendolo “una noia mortale” per la mancanza di strategia e varietà. In un’intervista, l’ex campione ha criticato le tenniste attuali, accusandole di affidarsi esclusivamente alla potenza dei colpi senza riflettere sul gioco. “Tirano solo forte, senza pensare”, ha dichiarato, sottolineando come questo approccio renda le partite monotone e prive di fascino. Panatta ha lodato, però, Jasmine Paolini, definendola “grandissima” per il suo stile più intelligente, in contrasto con giocatrici come Coco Gauff, che, a suo avviso, “gioca senza intelligenza, come se fosse prodotta in laboratorio”.
Jasmine Paolini trionfa a Roma: il colpo che spedisce all'inferno la Gauff
Jasmine Paolini ha vinto il torneo singolare femminile degli Internazionali. L’azzurra 29enne si è imposta ...L’ex tennista ha anche proposto una separazione tra circuiti maschili e femminili, notando che gli uomini riescono a eccellere su tutte le superfici, mentre le donne, secondo lui, non mostrano la stessa versatilità. Panatta ha espresso nostalgia per un tennis del passato, fatto di tattica, serve and volley e giocate creative, lamentando che la potenza e la velocità abbiano soppiantato il talento puro. Le sue parole hanno scatenato reazioni contrastanti: alcuni utenti sui social, come riportato su X, condividono la sua visione, definendo il tennis femminile “privo di cervello” e celebrando la lucidità di Panatta; altri, però, difendono le atlete moderne, evidenziando l’evoluzione fisica e tecnica dello sport. Nonostante le critiche, Panatta resta una voce autorevole, capace di accendere il dibattito sul futuro del tennis.