McTominay, chi è davvero l'asso del Napoli fissato coi pomodori

di Gabriele Gallucciodomenica 25 maggio 2025
McTominay, chi è davvero l'asso del Napoli fissato coi pomodori
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«Sono qui per vincere, non per scattare foto». Le prime parole di Scott McTominay in salsa partenopea sono ormai scolpite nella pietra. Era il 30 agosto 2024 quando questo ragazzone scozzese sbarcava a Napoli, dopo un’intera esistenza calcistica votata al Manchester United.

Tra McTominay e Napoli è stato amore a prima vista e probabilmente destinato a durare, come è già capitato ad altri calciatori: se Mertens è diventato “Ciro”, Scott è già “McFratm”. Lo scozzese ha aperto uno scorcio sulla sua vita privata per “The Athletic”, svelando il tempo che trascorre con la compagna Cam Reading tra Amalfi e altri posti incantevoli e il suo amore per il cibo, in particolare per i pomodori: «Sono bellissimi. Non li mangiavo mai a casa, erano solo acqua rossa. Qui hanno davvero il sapore dei pomodori. Mai viste verdura e frutta così fresche prima di vivere a Napoli». Lui e il connazionale Gilmour vivono a poca distanza l’uno dall’altro e condividono uno chef privato, che McTominay ha elogiato: «È fantastico, ogni giorno va al mercato a prendere le verdure, il pesce e tutto il resto».

Lo scozzese è cresciuto sotto l’ala protettiva di Ferguson, si è indurito grazie a Mourinho e ha raggiunto l’apice della sua carriera con Conte, che in questa stagione ne ha sbloccato il pieno potenziale. I 30 milioni spesi dal Napoli per acquistarlo si sono rivelati un grande affare, perché il club ne ha incasserà molti di più grazie alla vittoria del quarto scudetto e soprattutto al ritorno in Champions League. Non ci sono dubbi che McTominay sia stato il giocatore più determinante del campionato. Merito di Conte, che lo ha fortemente voluto, e di Manna, che è andato fino a Manchester per convincerlo della bontà del progetto partenopeo.

Questo ragazzone dai capelli rossi, dal viso lentigginoso e dall’apparenza un po’ timida si è ambientato con sorprendente facilità all’interno della squadra e della città. E ha impiegato ancor meno tempo a far innamorare il popolo napoletano: fin dalle prime partite è stata evidente la sua superiorità fisica e tecnica.

McTominay non è solo potenza e intensità, ma anche qualità negli ultimi metri. Questo è il suo scudetto, dopo l’addio di Kvara è stato lui a caricarsi la squadra sulle spalle. Lo ha fatto ancora di più nella volata finale, realizzando 6 dei suoi 12 gol nelle ultime sette giornate. Reti decisive contro Monza, Torino ed Empoli, oltre a quella spettacolare, in semirovesciata, che ha sbloccato la partita con il Cagliari e scacciato lo spettro di uno scudetto perso all’ultima giornata. «Vale il mondo», è stato il suo grido di gioia durante la festa del Maradona. «Incredibile, stare a Napoli è fantastico», ha poi aggiunto in un momento di grande emozione. Lo scozzese del Napoli è tante cose: un duro, un trascinatore, un campione, un bell’essere umano.