Bon ton è una parola di origine francese, alterabile in bonnes manières, cioè quell'insieme di norme comportamentali con cui si identifica la buona educazione. Siamo in Francia, al Roland Garros, nella patria quindi di un certo stile e dell’eleganza. Eppure, anche qui, c’è chi si lascia andare al più becero dei gesti: lo sputo. E la vittima è stata Miomir Kecmanovic che, al termine della partita persa contro l’idolo di casa Quentin Halys, sostiene di essere stato preso a sputi da alcuni spettatori presenti sugli spalti. Il serbo, numero 46 del seeding, ha subito fin dalle prime battute il clima ostile e completamente a favore dell’avversario.
Al termine della sfida, in ogni caso, è stato obiettivo nel riconoscere i meriti di Halys: “Beh, sì, non ho giocato al meglio, ma comunque ho avuto le mie occasioni che purtroppo non ho sfruttato. Lui ha servito bene ogni volta che era necessario. Ha giocato bene, ha preso tutto quello che poteva”.
Sinner, la "pagliacciata del francese": il punto che fa infuriare tutti
Sull'onda dell'entusiasmo del pubblico di Parigi, a un certo punto del match contro Jannik Sinner il suo rivale ...Diverse le palle break non sfruttate, troppi gli errori che gli sono costati la sconfitta. Kecmanovic, però, non ha voluto tacere e sorvolare sul clima che ha trovato in campo e ha denunciato l’episodio spiacevole di cui si è trovato, suo malgrado, protagonista: “È stato orribile giocare. Era davvero spiacevole in campo. Sicuramente il pubblico l’ha aiutato, non sarebbe andata così se non ci fossero stati. È una sensazione davvero brutta".
"Qui è ancora più evidente, perché su questo campo (uno periferico, il famigerato Campo 14, ndr) sono tutti vicini e tutto rimbomba. Se fossi stato su un campo più grande si sarebbe sentito comunque, ma non a questo livello. Non sono così vicini da poterti urlare addosso, lanciarti cose, sputarti. Mi hanno sputato da dietro, quindi… Ok, capisco che siano tifosi di casa, ma questo è oltre: è maleducazione".
Kecmanovic ha segnalato il tutto a chi di dovere: “L’ho segnalato e mi hanno risposto: ‘Lo annunceremo al microfono’. Nessuna conseguenza. Non puoi fare nulla, è così la situazione. È difficile: c’è chi riesce a gestirla meglio, chi peggio, ognuno reagisce in modo diverso".