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E' un british Capello."L'inno inglese mi emoziona, non tifo Italia"

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Intervistato da Chiambretti parla delle polemiche italiane con Calderoli. "Gli hanno risposto bene"

Michela Ravalico
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Questa volta a non tifare Italia non sarà uno dei leghisti più fedeli alla Padania e nemmeno uno di quelli che di calcio non se possono sentire parlare. A prendere le distanze dai colori azzurri è il ct dell'Inghilterra Fabio Capello, il quale ha sposato al 100% la causa di Rooney e compagni. In un'intervista radiofonica concessa a Piero Chiambretti, l'allenatore friulano presenta il suo mondiale. “Io non tifo Italia, tifo Inghilterra – esordisce don Fabio –. Sono rimasto in Inghilterra perché al Presidente della Federazione avevo dato la mano, eravamo d'accordo tutti e due che io rimanessi fino al 2012. Per cui non ho fatto altro che mantenere la parola data ad un Presidente e ho mantenuto la stessa parola con coloro che hanno preso il suo posto”. E ancora. “Cantare l'inno inglese? Io non posso cantarlo, ma mi emoziona, mi fa venire la pelle d'oca ogni volta, quando sento i tifosi che lo cantano. E state tranquilli che Rooney al mondiale sarà impeccabile, così come lo è stato nelle gare di qualificazione. Perché lui non è maleducato, è solo istintivo e spontaneo”. Commenti sull'Italia di Lippi, invece, pochi o nulli, se non quelli riguardanti alle polemiche politiche legati ai costi, ai premi e alla diffidenza dei tifosi riguardante la bontà del gruppo di Lippi. “Credo che qualcuno abbia risposto bene a Calderoli, dicendo se i premi li paga la Fifa e ci paghiamo sopra le tasse, è un bel gruzzolo. Speriamo che vinca una squadra Europea, visto che c'è una crisi generale: così pagano le tasse ed aiutiamo i vari governi”, afferma il Capello politico. “Tuttavia mi dispiace che gli italiani non siano attaccati alla loro Nazionale perché è una cosa molto importante per il Paese. Io sono l'allenatore della Nazionale inglese e vivo con molto orgoglio questo mio ruolo, e giocherò per poter vincere questo mondiale”.

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