Se Jannik Sinner ha guadagnato un altro scalino verso la leggenda con il trionfo a Wimbledon, c’è chi ha fatto comunque la storia senza vincere quanto sta facendo l’altoatesino. È John Isner, ex tennista americano che a Londra è arrivato solo fino alle semifinali, ma che nel 2010 ha giocato lì la partita più lunga della storia nel primo turno contro Nicolas Mahut. Il match si protrasse per 3 giorni, per un totale di 11 ore e 5 minuti. E non solo, Isner detiene il record di ace realizzati nel circuito maggiore (14.470) e nel 2016, in un match di primo turno di Coppa Davis, raggiunse i 253 km/h al servizio stabilendo il nuovo record di velocità alla battuta ufficialmente riconosciuto.
Isner è intervenuto nel podcast Nothing Major Show, dove ha raccontato le sue esperienze e le partite giocate contro Federer e contro il Sinner degli esordi. Contro lo svizzero è riuscito a vincere solo 2 volte su 10, una sola invece la vittoria sull’italiano ma in sole tre occasioni.
A quel punto è scattato il giochino-paragone, cioè ipotizzare un match tra Roger e Jannik, mai avvenuto per differenze d’età. Ad Isner hanno brillato gli occhi: “Sarebbe davvero un match da sogno un Federer al top contro Sinner in questo momento. Federer che attacca la seconda di servizio, serve and volley… Mi piace Federer, la leggenda. Ma sarebbe un match da sogno. Due o tre anni fa, quando hanno cominciato a lavorarci su Sinner, non sembrava molto a suo agio da fondocampo a rete. Ma ora sembra piuttosto disinvolto. Forse non è l’aspetto che preferisce del suo gioco, ma ora sembra a suo agio nel venire avanti. È migliorato tantissimo da quando ha iniziato a lavorare con Cahill. Voglio dire, oggi, dal fondo del campo, bisogna ammettere che non c’è nessuno al mondo più forte di Sinner. Ed è questo il motivo per cui è il numero uno al mondo”. Sul cemento, infine, per Isner ci sono solo due possibili alternative a Sinner: “Direi Taylor Fritz. Penso che sia l’unico con le migliori possibilità. E subito dopo di lui direi Ben Shelton”.