Mondiali di nuoto, primi due storici ori azzurri: Cerasuolo nei 50 rana e Pellacani-Santoro al trampolino

mercoledì 30 luglio 2025
Mondiali di nuoto, primi due storici ori azzurri: Cerasuolo nei 50 rana e Pellacani-Santoro al trampolino
3' di lettura

Prime due storiche medaglie d'oro per l'Italia ai Mondiali di nuoto di Singapore. A rompere il ghiaccio nel medagliere sono i tuffatori: Chiara Pellacani e Matteo Santoro battono i cinesi Zilong Chen e Yajie Li e conquistano la gara del sincro misto trampolino. Poi tocca a Simone Cerasuolo, primo nei 50 rana. L'azzurro ha chiuso con il tempo di 26"54 battendo il russo Kirill Prigoda, argento in 26"52 e il cinese Haiyang Qin, bronzo in 26"67. Il 22enne di Imola diventa il primo campione iridato italiano di sempre in questa specialità. Si tratta della quinta medaglia di sempre nei 50 rana dopo il bronzo di Domenico Fioravanti (Fukuoka 2001) e gli argenti di Fabio Scozzoli (Shanghai 2011) e Nicolò Martinenghi (Budapest 2022 e Doha 2024). 

Nei tuffi, mai l'Italia si era spinta così in alto con con una coppia. Finora solo la leggenda Klaus Dibiasi (nella piattaforma a Belgrado 1973 e Cali 1975) e la vice presidente Tania Cagnotto (nel trampolino 1m a Kazan 2015) erano riusciti a vincere un oro mondiale. "Il valore di questa medaglia è indescrivibile - le parole di Chiara Pellacani -. Siamo troppo contenti. Vincerla con Matteo è la ciliegina sulla torta. Il prossimo obiettivo è la prova individuale. Domani riposo, poi provo a concentrarmi sulla prova individuale perché ambiscono a ottenere un buon risultato". Matteo Santoro aggiunge "Sono così tante emozioni tutte insieme che non riesco a ordinarle, ho un mare dentro. C'è felicità, anche paura perché non pensavamo di vincere. Sono molto contento di raggiungere Chiara. Non vedo l'ora di iniziare questa esperienza. Sarà come andare in un'altra casa perché io e Chiara ci conosciamo da quando siamo piccolissimi; le nostre famiglie sono amici, facciamo le vacanze insieme, dunque è tutto naturale".

Al settimo cielo, giustamente, anche Cerasuolo (atleta delle Fiamme Oro): "L'opzione era venire qua a prendere una medaglia, non era scontato, nei 50 rana ho dimostrato di essere velocissimo, ma in finale non vince sempre il più veloce ma chi è il più forte. Sono contento, sono diventato un atleta solido, anche se ho fatto qualche errore, c'è del margine ma oggi contava solo vincere". "La partenza non è stata delle migliori - ha spiegato a Sky Sport -, potevo essere più pulito. Le ultime tre bracciate sono stato un po' più ampio, quindi ho cercato di aggiustare qualcosina per fare il meglio possibile". 

"Dedico questa vittoria a mia madre, che mi ha portato in piscina, a mio padre e a mio fratello che mi sostengono da sempre. Io non ho mai mollato nei momenti di difficoltà ed è sempre stato questo il mio mantra. Ieri sera ho chiamato mio padre e lui mi ha sostenuto - racconta il campione di Imola -, spinto, dicendomi che se sono veramente forte dovevo farcela. Il mio sogno è sempre stato di poter gridare di essere campione del mondo: ce l'ho fatta. Il nuoto è la mia passione, la mia vita. Io ho dedicato tutto a questo sport". 

Delusione invece per la staffetta 4x100 mista, arrivata sesta. Il quartetto azzurro (Christian Bacico, Nicolò Martinenghi, Costanza Cocconcelli e Simona Curtis) si era qualificato con il miglior tempo ma non è riuscito a salire sul podio. L'oro è andato alla Russia, seconda la Cina, terzo il Canada.