Rivali in campo, amici fuori. Questo secondo Carlos Alcaraz è il rapporto con Jannik Sinner. Almeno a parole, visto che chi ha buona memoria non avrà scordato il gelo dell'altotesino che al suo ritorno in campo dopo la squalifica per 3 mesi per doping aveva ammesso come fossero stati pochissimi i colleghi che gli avevano scritto per dargli la loro solidarietà dopo il patteggiamento con la Wada e lo stop. E tra quelli, non c'era lo spagnolo numero 2 al mondo.
Di sicuro, e questo è verissimo, quando si affrontano Alcaraz e Sinner hanno dimostrato sempre grandissimo rispetto e stima reciproca, senza scadere in gesti d'ira o recriminazioni anche in occasioni "caldissime" come le ultime 3 finali disputate: a Roma per gli Internazionali d'Italia, a Parigi per il Roland Garros, una maratona di 5 ore e mezza drammatica e già entrata nella leggenda del tennis, e a Wimbledon. Le prime due vinte dal 22enne di Murcia, la terza dal 24enne di San Candido.
Swiatek, schiaffo a Sinner: "Vorrei essere più come Alcaraz"
Non solo la sua sorprendente “passione” per la pasta yogurt e fragole, dato che in una intervista con Tva Sp..."La gente adora il trash-talking, la provocazione, ne è attratta. La verità? Anche se il tennis è uno sport individuale, Jannik e io passiamo tantissimo tempo insieme. Vediamo spesso anche fuori dal campo, ci alleniamo insieme. In campo vogliamo batterci, certo, ma fuori, essere brave persone e andare d'accordo è un'altra cosa", ha spiegato Carlitos in una intervista al Financial Times.
"Per me questo è un valore dello sport. È un privilegio che la gente guardi le nostre partite con tanto entusiasmo, ma non abbiamo l'obbligo di fare ciò che hanno fatto Federer, Djokovic e Nadal".
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Beccato di nuovo. Galeotto fu il gelato per Jannik Sinner, che si è concesso una dolcissima distrazione nel bel m...La loro rivalità, però, pare essere destinata a dominare il tennis dei prossimi 10 anni come fatto a loro tempo dai Big Three. Anche perché i due, campioni "generazionali", non potrebbero essere più diversi nello stile e nell'approccio.
C'è chi ha accusato Alcaraz di essere troppo "leggero" e festaiolo, quasi "distratto" rispetto agli obblighi di sobrietà imposti a uno sportivo di questo livello. Lui però fa spallucce: "Non festeggio la vittoria di un torneo mangiando un hamburger, io un hamburger me lo mangio prima, durante e dopo un torneo. E mi concedo sempre un dolce, un po' di cioccolato, nessun problema. Come festeggio? A casa. Il cibo di mia madre è sempre il migliore. E bevo champagne e coca-cola, che non tocco durante i tornei. Ovviamente senza esagerare". E qualche volta anche ballando con gli amici in discoteca.