L’Inter fa un affare con Zalewski e prepara i botti finali

di Claudio Savellilunedì 18 agosto 2025
L’Inter fa un affare con Zalewski e prepara i botti finali

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L’affare-Zalewski dimostra tante cose. La prima è che gli affari sono affari e se due società non vanno d’accordo su una negoziazione (Lookman) non vuol dire che i rapporti siano rovinati o che non possano imbastirne un’altra. La seconda è che l’Atalanta sa comprare perché, quando veste i panni dell’acquirente, tende a soddisfare chi vende: l’Inter ha chiesto 17 milioni per Zalewski e tale cifra è stata offerta. Infatti la trattativa si è chiusa in poche ore senza l’inserimento di bonus proprio per semplificarla. La terza è che l’Inter sa vendere, eccome se sa vendere.

A livello economico l’operazione-Zalewski è un capolavoro: preso in prestito a gennaio quando era praticamente fuori rosa nella Roma perché in scadenza di contratto, riscattato a 7 milioni a inizio estate, rivenduto ora a 17. A livello finanziario è una piccola Gioconda: il valore a bilancio era di 6,2 milioni, quindi la plusvalenza è di 10,8 milioni ed è stata generata con una riserva che non rientrava più nei piani tecnici e nell’arco di una sola mezza stagione. L’indicazione sulla cedibilità di Zalewski è arrivata da Chivu che lo ha utilizzato pochissimo tra Mondiale per Club e amichevoli, inviando un segnale preciso anche al ragazzo, a cui è stata comunque spiegata la ragione della cessione. Questa è coincisa con la ricerca di un esterno sinistro da parte dell’Atalanta, con Juric che ha spinto per il polacco avendolo già allenato a Roma. Era stato proprio il tecnico croato, infatti, a chiederne il reinserimento in rosa, dato che quando era arrivato Zalewski era di fatto un separato in casa. Tutti contenti, insomma. Per questo l’affare è andato in porto subito. Sia da promemoria sul fatto che l’Inter vende solo quando ritiene il giocatore fuori dal progetto tecnico e il polacco lo era per una ragione apparentemente controintuitiva: i suoi dribbling con mille tocchi a rientrare magari generavano superiorità numerica ma rallentavano drammaticamente la manovra.

E Chivu vuole un’Inter molto più diretta e verticale rispetto a prima. Per lo stesso motivo la società ha accolto a braccia aperte l’interesse del Bologna per Asllani (offerto il diritto di riscatto, richiesto l’obbligo a 15 milioni) mentre ha rispedito al mittente l’offerta del Newcastle per Frattesi, su cui sono in corso ragionamenti tecnici anche in base all’arrivo o meno di Lookman che, per le ragioni con cui abbiamo iniziato questo pezzo, è affare separato rispetto a Zalewski. Su Asllani e Frattesi ci saranno novità a stretto giro, non è escluso che possano essere ceduti entrambi, dipenderà dalle offerte di Bologna e Newcastle. A quel punto l’Inter avrebbe campo aperto per un paio di innesti. Entra nel vivo il mercato anche perché iniziano le partite ufficiali e i convocati sono uno strumento per far sapere ai giocatori che sono fuori dal progetto. È il caso di Hojlund, lasciato a casa da Amorim per la prima del Manchester United contro l’Arsenal. C’è ancora distanza tra i club (35 milioni più bonus l’offerta, 45 la richiesta) ma c’è l’accordo sul prestito con diritto di riscatto, che è esattamente ciò che non convince Hojlund. Ma dopo la mancata convocazione il danese si metterà il cuore in pace. Si sta sbloccando anche il finale della Juventus che continua a trattare con il Nottingham Forest per Douglas Luiz e intanto pensa a Zhegrova, in uscita dal Lille su cui il Marsiglia, però, è in vantaggio.