Momenti di grande apprensione, quelli che sono stati vissuti nel lunedì sera italiano quando Jannik Sinner, durante la finale del Masters 1000 di Cincinnati contro Carlos Alcaraz, è stato costretto al ritiro. Il numero uno del mondo ha lasciato il campo per un malessere improvviso, spiegando di “non riuscire a muoversi”, che lo aveva colpito già nella giornata di domenica. Un epilogo che ha sorpreso e preoccupato tifosi e addetti ai lavori: “Sinner è apparso sofferente già dai primi scambi”, ha provato a spiegare il suo malessere all’Adnkronos Salute Andrea Bernetti, medico fisiatra e segretario generale della Simfer. Le ragioni di quanto accaduto, sebbene non confermate ufficialmente, “potrebbero essere legate all’enorme dispendio di energie delle giornate precedenti unito a condizioni climatiche particolarmente difficili”.
“Il giocatore — analizza Bernetti — è arrivato in finale dopo un percorso estenuante e ha trovato un caldo opprimente, amplificato dall’orario di gioco. La combinazione tra stress fisico e temperature elevate rappresenta un rischio concreto per qualunque atleta”. Alle dichiarazioni dell’esperto si affiancano quelle del diretto interessato: “Da ieri (domenica, ndr) non mi sentivo bene, speravo di migliorare nella notte e invece sono peggiorato”, ha ammesso Sinner subito dopo il match. Secondo Bernetti questo dettaglio “può far pensare anche a un disturbo di origine virale — il suo pensiero — È chiaro che si tratta solo di ipotesi, ma in ogni caso la scelta del ritiro è probabilmente legata alla necessità di tutelare la salute in vista dei prossimi appuntamenti”.
Jannik Sinner, l'ipotesi choc sulla torta alla panna
Quella andata in scena a Cincinnati ieri passerà alla storia come una “non-finale”. Nei venticinque m...Gli US Open nel frattempo sono imminenti e tutto fa pensare che Jannik, già impegnato lunedì sera nel doppio misto, possa dire addio alla partita per concentrarsi solo sul singolare. Secondo Bernetti, come tanti altri appassionati di Sinner, “non avrebbe senso rischiare aggravamenti in una situazione simile”, conclude il fisiatra. L’augurio è che “recuperi pienamente nel più breve tempo possibile”.