Ivan Ljubicic, ex numero 3 del mondo e già allenatore di Roger Federer, non ha dubbi: il malessere accusato da Jannik Sinner a Cincinnati potrebbe pesare sullo US Open. “Dipende da quanto dura — spiega — Se recupera in 2-3 giorni, non ci sarà nessun contraccolpo. Se invece deve stare a riposo per tutta questa settimana, allora diventa complicato ritrovare la forma necessaria per vincere uno Slam. Anche se nei primi turni Jannik avrà avversari più abbordabili, la distanza dei tre set su cinque, il caldo e l’umidità di Flushing Meadows potrebbero fargli perdere tante energie”.
Nel frattempo. nelle passate ore, il coach di Jannik, Darren Cahill, ha parlato di “virus che lo ha debilitato” e che il 24enne “sta già meglio”. L’attesa è tutta per la possibile sfida con Carlos Alcaraz. Dopo la finale mancata a Cincinnati, la rivalità potrebbe vivere un nuovo capitolo a New York. “Non contando Cincinnati, Alcaraz è avanti 5-2 sul cemento — ha detto — Ma il miglior Sinner si esprime su questa superficie. Tutto considerato, partirebbero alla pari. Di certo sono nettamente davanti a tutti gli altri: mi sorprenderebbe se non arrivassero in fondo, col punto interrogativo della salute di Jannik”.
Sinner, il tam tam sul ribaltone: "Ha bisogno di lui", cambia (di nuovo) tutto?
In attesa che l’odierno sorteggio del tabellone stabilisca il percorso di Jannik Sinner agli US Open, arriva una b...Ljubicic sottolinea quanto il contesto tecnico possa incidere: “A Wimbledon Sinner ha spinto sul dritto di Alcaraz: sull’erba funziona, sulla terra no — ha detto a riguardo — A New York i campi sono veloci: bisogna muoversi bene ed essere al 110%. È un torneo che richiede molto e impone un tennis aggressivo. Le smorzate e il top spin di Alcaraz pagano un po’ meno, il servizio sarà fondamentale”. Sugli outsider: “Può spuntare qualcuno diverso, ma i nomi sono sempre i soliti: Fritz, Zverev, Djokovic”. Infine, una certezza su Sinner: “Il suo corpo non è fragile, ha solo avuto episodi sfortunati — ha concluso — E sul servizio, che resta il colpo meno naturale, ha fatto progressi enormi. Non gli manca niente per stare al vertice”.