Un trionfo senza discussioni quello di Carlos Alcaraz agli ultimi US Open, togliendo a Jannik Sinner non solo il titolo, ma anche la leadership mondiale detenuta da oltre un anno, precisamente 65 settimane. Al termine della sfida, il tennista italiano ha mostrato grande sportività e rispetto, avvicinandosi all’avversario per stringergli la mano e sussurrargli: “È sempre un piacere”. Una frase semplice, ma carica di significato, che ha consegnato un’immagine di classe ed eleganza.
Dietro quelle parole si riflette una rivalità intensa, fatta di battaglie durissime, ma anche di una stima reciproca che cresce partita dopo partita. Sinner, consapevole della superiorità espressa da Alcaraz in quella serata, non ha cercato scuse e si è lasciato andare a un’altra confessione spontanea: “Sei stato il migliore, goditela. Io… io ho fatto il meglio, più di così non potevo”. Un riconoscimento onesto e lucido, che conferma quanto l’altoatesino sappia vivere la sconfitta con dignità.
Sinner, "io mai come Alcaraz. Devo perdere qualche partita"
"Come si cambia, per tornare a vincere". Jannik Sinner lo ha spiegato subito dopo essere stato sconfitto (di p...La finale di New York ha segnato un passaggio importante: Alcaraz ha mostrato un livello di gioco straordinario, tornando a imporsi come numero uno al mondo. Sinner, dal canto suo, ha trovato la forza di guardare avanti con lucidità, trasformando l’amarezza in occasione di crescita. Il valore del suo atteggiamento non è solo nella capacità di reggere la pressione, ma soprattutto nella maturità di saper accettare il verdetto del campo senza perdere il rispetto per sé stesso e per l’avversario.
Quella frase, “È sempre un piacere”, resta l’immagine più potente della serata: un simbolo di come il tennis possa andare oltre i risultati, mostrando che la vera grandezza non si misura soltanto con i trofei, ma anche con la classe nei momenti più difficili.
Always a pleasure, gentlemen. pic.twitter.com/G3kaOigEa9
— US Open Tennis (@usopen) September 7, 2025