"Sinner fa molta più fatica rispetto a prima, quindi le strade davanti sono due: o migliora il servizio, o va più spesso a rete", ha spiegato Luca Bottazzi ospite dell’ultima puntata di Tennis Mania su OA Sport. L’ex tennista azzurro, recentemente insignito alla Hall of Fame di Newport come narratore dello sport, ha analizzato l’attuale dualismo tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: "Andare a rete con maggiore frequenza ti rende imprevedibile e ti permette di gestire meglio l’intensità della partita — ha sottolineato ancora — Sinner è alto 1,93 e spesso gioca partite in cui la percentuale di prime in campo latita. O sale con il servizio, o sale a rete, altrimenti fa una fatica enorme. Ultimamente fa girare molto la palla, frena troppo e corre troppo contro tutti".
Secondo Bottazzi, le recenti finali Slam mostrano come la prestazione di Sinner sia fisiologicamente diversa da quella di Alcaraz: “Negli US Open è scesa in campo la sua controfigura, ma a Wimbledon quella di Alcaraz. Se sul 4-2 del primo set Sinner non si distrae, finisce 3-0. La grande partita resta quella di Parigi. Non è vero che ogni finale è leggendaria: spesso è solo marketing”. Riguardo al futuro del numero uno azzurro: “Tanti campioni hanno avuto stagioni di assestamento dopo i primi Slam. Sinner ha fatto cinque finali Slam consecutive, quindi ora può avere un momento di assestamento. Poi farà un altro scatto e sarà ancora più forte, perché con l’esperienza gestisce meglio tutto il suo arsenale. È normale e fisiologico”.
Jannik Sinner e gli elettrodi: l'ultima frontiera contro i guai fisici?
A Shanghai, il caldo ha trasformato il tennis in uno sport estremo. Jannik Sinner, piegato dai crampi e costretto al rit...Sul dualismo Sinner-Alcaraz Bottazzi conclude: "Se non viene fuori qualcuno da dietro, questi due domineranno il tennis — ha concluso — Negli US Open, Sinner a due cilindri è stato l’unico a portare via un set ad Alcaraz in tutto il torneo. Bene per il movimento italiano, ma serve curare anche l’aspetto sostanziale, per non fare la fine della Svezia dopo Borg ed Edberg”.