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Coppa Davis, la Spagna batte la Germania e va in finale contro l'Italia

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sabato 22 novembre 2025
Coppa Davis, la Spagna batte la Germania e va in finale contro l'Italia

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Mancheranno le due stelle più luminose, ma è sempre una questione tra Italia e Spagna. Anche in Coppa Davis. Non ci saranno Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, ma nella sfida decisiva di domani a Bologna saranno protagoniste le stesse bandiere che si sono sfidate nelle finali degli ultimi tre Slam e delle Atp Finals. Stesse bandiere, ma protagonisti diversi. Da una parte ci sono gli azzurri che sognano il tris consecutivo, volati direttamente alla partita decisiva del torneo grazie alla performance di Flavio Cobolli, che ieri nel secondo match della semifinale contro il Belgio, lottando "col sangue alla bocca", ha battuto il numero 43 al mondo, Zizou Bergs, spedendo a casa il team guidato da Steve Darcis.

Dall'altra, reduci da una semifinale altrettanto combattuta contro la Germania, ci saranno gli spagnoli. Una sorpresa, in parte, dato che tra i tedeschi c'era il giocatore sulla carta più forte della Coppa Davis, il terzo al mondo per ranking, Alexander Zverev. Ma la squadra del capitano David Ferrer è riuscita a sconfiggere gli avversari in tre match, passando per il doppio di Granollers e Martinez, che hanno battuto la coppia Krawietz e Puetz in tre set (6-2, 3-6 e 6-3). Anche senza il loro campione, Alcaraz, che ha però festeggiato sui social i compagni, a pochi secondi dalla vittoria, scrivendo: "Vamos, grandi, domani per la Coppa". Per domani crescono attesa e entusiasmo intorno al padiglione 37 di BolognaFiere.

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Con un pubblico di tifosi che nei giorni si è fatto sempre più numeroso, ad attendere la squadra guidata da Filippo Volandri. Senza troppe difficoltà, ci sarà una Super Tennis Arena col tutto esaurito. All'appuntamento, gli appassionati risponderanno al richiamo degli azzurri che, anche dopo le defezioni di Sinner e Musetti, sembrano avere le carte in regola per realizzare il loro sogno: sollevare, per il terzo anno consecutivo, l'Insalatiera d'argento. Un'impresa, questa, che non riesce a nessuno dal 1972, quando gli Stati Uniti di Stan Smith ne vinsero addirittura cinque in fila.

Domani, a indossare le maglie della Nazionale, saranno i ragazzi di una squadra che Volandri non ha mai esitato a definire "unita e forte", anche se al momento, come ha ribadito dopo il successo con il Belgio, "è difficile per tutti", anche perché "nelle finali i ranking non contano davvero, specialmente in Coppa Davis". Nonostante tutto, dalla loro parte, c'è l'energia di Cobolli che, commentando ieri la vittoria contro Bergs, ha ammesso di essere stato "cosciente di poter perdere", ma che proprio a quel punto ha cercato "di essere coraggioso e il più freddo possibile": arrivato "in un punto delicato della partita - ha confessato il giocatore romano, 22esimo della classifica Atp - ho chiamato il pubblico, perché avevo bisogno di energia e pensavo potesse darmi una grande mano".

E insieme a lui, c'è l'amico dai tempi "del circolo romano Aniene", Matteo Berrettini di sei anni più grande, ma che a prescindere dall'età per Cobolli rimane "un fratello". Una squadra di amici, prima di tutto, che ieri sera durante la semifinale è stata seguita su Rai 1 da 2,5 milioni di persone. E che per allenarsi, oggi, si è divertita a giocare insieme a "calcio tennis". In attesa del confronto finale con la Spagna, con l'obiettivo che rimane, con le parole di Volandri, "conquistare la Coppa Davis 2025".

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