Il Napoli esce dal Da Luz con una sconfitta che pesa su classifica, morale e prospettive europee. Contro un Benfica più brillante, José Mourinho incassa un successo che ribalta la corsa playoff e accende un nuovo capitolo del vecchio duello dialettico con Antonio Conte. Già alla vigilia lo Special One aveva alzato la temperatura del confronto, regalando una frase destinata a fare il giro del mondo: “Non so se Conte è una bravissima persona o un idiota totale”, pur ribadendo che l’allenatore del Napoli è “un tecnico top”.
Dopo il match, Conte ha spiegato la serata storta puntando sul logoramento fisico della squadra: “Veniamo da una serie di partite ogni tre giorni, stanno giocando sempre gli stessi… inevitabile accusare qualcosa”, ricordando i tanti infortuni e la difficoltà di ruotare gli uomini. Una chiave di lettura che Mourinho ha respinto con decisione: “Parlare di freschezza atletica mi sa già un po’ di scusa”, sottolineando come il Benfica abbia “meritato di vincere” grazie al lavoro e alla qualità espressa in campo.
Il Napoli sprofonda: ko 2-0 col Benfica, la Champions di Conte appesa a un filo
Napoli ko a Lisbona con il Benfica nella sesta giornata della league phase di Champions. La squadra di Conte perde 2-0 c...Il tecnico del Napoli ha insistito sul percorso complicato della squadra, spiegando come l’approccio incerto, alcuni errori iniziali e la mancanza di brillantezza abbiano condizionato la partita: “Sicuramente non essere brillante a livello fisico e mentale ti porta a fare scelte sbagliate”. Ha poi riconosciuto i meriti degli avversari: “I ragazzi ci hanno provato, ma hanno meritato loro”, ribadendo il desiderio di recuperare al più presto gli infortunati: “Siamo arrivati un po’ cotti a questa partita”.
Mourinho, invece, ha preferito enfatizzare il valore tattico della prestazione lisboeta. E parlando del rapporto con Conte ha nuovamente smontato ogni polemica: “Non c’è alcuna rivalità… non lo conosco abbastanza per dire se sia una bravissima persona o un idiota totale”, ma ha ribadito: “Come allenatore è fantastico, straordinario”. Lo Special One ha anche ricordato il suo legame con Scott McTominay, oggi al Napoli: “Mi deve qualcosa… nella storia di un calciatore c’è sempre un allenatore che lo mette a giocare per la prima volta”, rivendicando la scelta di lanciarlo ai tempi del Manchester United. Il campo, però, resta l’unico vero giudice. E in questa notte europea, tra stoccate, rispetto e vecchie scintille, il punto lo ha segnato Mourinho.




