Aleksander Bublik ha chiuso una seconda parte di 2025 da protagonista, al numero 11 del ranking mondiale, e ora guarda con ambizione alla top-10. Gli Australian Open rappresentano per il kazako un’occasione d’oro, tanto che ha già ripreso gli allenamenti in vista del torneo, ma è stato un dettaglio curioso a catturare l’attenzione dei media internazionali: la critica alle palline ufficiali di Melbourne.
Bublik ha infatti scelto Telegram per condividere il suo giudizio, accompagnando una foto di due palline già consumate dopo pochi minuti di allenamento con un commento lapidario: “Palline di alta qualità da torneo del Grande Slam. Dopo cinque minuti di allenamento e uno slice”. La frase, ironica e severa, gioca sul doppio significato della parola “slice”, colpo tennistico ma anche “taglio” in inglese, sottolineando la facilità con cui le palline si deteriorano.
Bublik:
— Oleg S. (@AnnaK_4ever) December 17, 2025
"High quality balls from a Grand Slam tournament. After five minutes of practicing a slice "
(via his Telegram account) pic.twitter.com/YwAgSehBBL
Il post ha avuto immediata risonanza internazionale, anche perché gli Australian Open sono noti per condizioni estreme: caldo intenso, elevata umidità e campi impegnativi, fattori che complicano la vita ai giocatori e accelerano il consumo delle palline. Nonostante l’ironia di Bublik, gli organizzatori del torneo non hanno risposto, e il sito ufficiale Dunlop continua a garantire la qualità delle palline: “Prova le prestazioni del Grande Slam con le palline da tennis Dunlop AO, progettate per tornei di alto livello e per il gioco competitivo su tutte le superfici. Queste palline di alta qualità offrono la massima consistenza, durata e sensibilità”.
Bublik non è nuovo a questo tipo di dichiarazioni, e in realtà non è il primo a criticare le palline di Melbourne: già negli anni passati diversi tennisti avevano manifestato malumore sulla scelta adottata dal torneo. La sua uscita, però, ha avuto grande risonanza, perché a parlarne è un giocatore di vertice, capace di attirare l’attenzione internazionale con poche parole.




