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L'escort minorenne scagiona i taccagni Ribéry e Benzema: "Ho mentito sull'età"

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All'interrogatorio Zahia Dehar rivela la sua verità e dice che i due giocatori l'hanno pagata poco per le sue prestazioni. Benzema nega tutto

Paolo Franzoso
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Zahia Dehar toglie dai guai Ribéry e Benzema. Ai magistrati che indagano la giovane escort ha confermato di aver mentito sulla sue età. 18enne da pochi mesi, compiuti a febbraio, Zahia aveva intrattenuto rapporti sessuali a pagamento, quando era ancora minorenne, con i due calciatori della nazionale francese (con l'attaccante del Real nel 2008 dopo un incontro occasionale in una discoteca del centro parigino, mentre con l'esterno del Bayern nel 2009 con un appuntamento fissato nella cittadina tedesca in cui milita). Entrambi si erano dichiarati sconcertati della rivelazione. E d'altra parte a guardare l'avvenente bionda darle solo 16 o 17 anni era difficile. L'unico modo per evitare spiacevoli equivoci era chiedere la carta d'identità, ma si sa che chi paga un servizio del genere non si preoccupa troppo. Guarda la gallery di Zahia "Ho mentito sull'età, perché altrimenti mi avrebbero detto che ero troppo giovane - racconta la ragazza agli inquirenti il 2 gennaio, giorno della deposizione - perché a 16 anni non sei maggiorenne e io avevo paura che non saremmo potuti andare a letto insieme a causa della mia età". Non una questione amorosa: niente sesso, niente soldi. Stili diversi per i due giocatori. "Ribery mi ha posto la domanda quando siamo arrivati a Monaco di Baviera la prima sera, mentre eravamo a cena”, svela Zahia. “Si parlava di età, così lui mi ha chiesto: e tu quanti anni hai? E io gli ho risposto che avevo 18 anni". Per Benzema, invece, situazione diversa. Prima ha consumato e poi ha avanzato la domanda anagrafica. Stessa risposta: “Gli ho detto che avevo 18 anni". Taccagni - Il caso è più o meno chiuso. Zahia salva dalla giustizia i sue due clienti celebri. Senza la consapevolezza di avere a che fare con una giovane non ancora maggiorenne, decadono le principali accuse contro i due nazionali transalpini, ossia l'istigazione alla prostituzione minorile, reato punito con 3 anni di reclusione e 45 mila euro di multa. Le Parisien, il quotidiano francese che ha trascritto l'interrogatorio, ha anche pubblicato altre rivelazioni sul tariffario di Zahia e i pagamenti di Ribéry e Benzema. La richiesta era di 1.000 euro. Invece, "Ribery mi ha lasciato 700 euro in contanti. Ho visto che non era molto. Non quello che mi aspettavo". Bisogna aggiungere che il giocatore del Bayern ha pagato biglietti aerei e soggiorno della escort in albergo. Tirchio appare Benzema: "Gli ho detto che erano 1.000 euro, ma lui me ne ha dati solo 500". Benzema nega - L'avvocato dell'attaccante del Real Madrid Karim Benzema, Sylvain Cormier, ha dichiarato che il suo cliente «nega formalmente le accuse che gli sono mosse», e in particolare «contesta le dichiarazioni di Zahia D, non ha mai avuto rapporti sessuali con lei». «Non c'è alcun motivo di ritenere la sua parola di valore inferiore a quella della ragazza», ha proseguito il legale, definendo «choccante» la messa sotto inchiesta di Benzema «in un caso così mediatico, con conseguenze incalcolabili». «Le ripercussioni sono incalcolabili - ha ribadito - Non si sa ciò a cui questo porterà ma già qualcuno chiede sanzioni, prima ancora che l'inchiesta sia finita»

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