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Il Lombardia è ancora vallone: vince Gilbert

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Sotto la pioggia il belga stacca tutti e si conferma sul traguardo di Como. Secondo Scarponi, quinto Nibali

Roberto Amaglio
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Era il favorito d'obbligo della Classica delle Foglie Morte. Il corridore che partiva con il dorsale numero 1, avendo vinto a Como lo scorso anno; l'uomo del finale di stagione, visto che già al Mondiale e al Giro del Piemonte aveva dimostrato di avere due marce in più rispetto agli avversari. E Philippe Gilbert non ha deluso le aspettative, vincendo in solitaria il suo secondo Giro di Lombardia. L'ultimo ad arrendersi è stato il marchigiano Michele Scarponi (Androni Giocattoli) che, complice un salto di catena durante il forcing del belga, ha dovuto alzare bandiera bianca proprio negli ultimi 200 metri del San Fermo della Battaglia, ultima asperità della Classica di fine stagione. Digiuno - Niente da fare, quindi, per i colori italiani, che non portano a casa una grande classica da ormai due anni: in quel sabato d'ottobre del 2008, era stato Cunego (davanti a Riccò) a regalarci il Lombardia. Oggi comunque qualcosa di buono si è visto. Scarponi ha dimostrato di non mancare mai negli appuntamenti importanti; lo stesso Nibali (alla fine 5°) ha perso le ruote dei migliori solo per una caduta lungo la discesa della Colma di Sormano, ma ha dimostrato di poter dire la sua anche nelle grandi corse di un giorno. La gara - Il Lombardia di quest'anno era molto atteso per le modifiche del percorso decise dall'organizzazione della Rcs. Tuttavia a decidere l'esito della prova è stato il maltempo, che ha funestato l'intera manifestazione. Le prime ore di gara sono caratterizzate dalla fuga di Gallopin, Mirenda, Da Dalto, Carlström, Caccia e Albasini, gli ultimi due ad arrendersi al ritorno del gruppo trainato dagli uomini di Philippe Gilbert. La corsa, come previsto, si accende tra il Ghisallo e la salita della Colma di Sormano. Il primo a muoversi è il campione italiano Giovanni Visconti: la sua azione, però, serve solo a guadagnare qualche metro sul gruppo dei migliori. Come spesso accade quando fa freddo, infatti, il siciliano non è in condizione e deve ben presto dire addio ai sogni di gloria. A provarci sono allora Scarponi e Nibali, le cui accelerazioni scremano il drappello di testa. Davanti restano in quattro all'inizio della discesa: Gilbert, Lastras e i due italiani, ma il recente vincitore della Vuelta scivola in un tornante verso sinistra e non riesce più a rientrare. Anche Lastras perde qualche metro, spianando la strada per la fuga decisiva di Gilbert e Scarponi. I due restano appaiati fino agli ultimi metri del San Fermo della Battaglia, quando il belga attacca e vince la resistenza di Scarponi.

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