Gol di mano "involontario"
Adriano la fa franca
Assolto. La prova tv non inchioda il bomber nerazzurro Adriano, colpevole di aver segnato un gol di braccio durante il derby di domenica sera. Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha così stabilito che contro il numero 10 dell'Inter non sarà preso alcun provvedimento disciplinare: Tosel ha in sostanza concesso all'attaccante nerazzurro ilbeneficio del dubbio. Il comportamento scorretto del brasiliano era stato segnalato dal procuratore federale. "I filmati - si legge nel referto del giudice - documentano che il colpo di testa (più esattamente, si è trattato di un impatto di lieve entità tra il capo del calciatore ed il pallone in parabola discendente) imprimeva al pallone una traiettoria verso il basso che subiva una evidente, rilevante e decisiva deviazione verso la porta avversaria dal contatto con l'avambraccio destro dell'attaccante, proteso in avanti". L'arbitro Roberto Rosetti ha convalidato la rete e ha spiegato al giudice, con un fax inviato alle 12.47 di ieri, di aver preso la decisione "non avendo avuto assolutamente la certezza che il calciatore avesse colpito il pallone volontariamente con il braccio e non avendo avuto la percezione che lo stesso gesto fosse finalizzato ad un comportamento antisportivo". Secondo il giudice, "la certezza arbitrale circa la involontarietà del gesto può non essere condivisa ma, per converso, le immagini televisive non consentono di ritenere, nell'esclusione di ogni ragionevole dubbio, che il pallone fosse stato 'volontariamente' colpito per realizzare la rete, in considerazione della complessiva dinamica del movimento del corpo in elevazione e della non innaturale posizione del braccio al momento dell'impatto con il pallone, negli attimi immediatamente successivi all'iniziale deviazione di testa". Secondo il regolamento, il "dubbio anche se residuale è incompatibile con l'affermazione di responsabilità disciplinare per condotta gravemente antisportiva".