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Il Trap domani sfida l'Italia

"Lo spettacolo? È alla Scala"

Silvia Tironi
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Domani sera accadrà anche questo: Giovanni Trapattoni sarà in panchina per guidare la sua squadra contro l'Italia. A scommetterci, anche solo per scherzo, soltanto cinque anni fa sarebbe stato impensabile. Il Trap era l'allenatore della nazionale nel triste Europeo di Portogallo 2004, passato alla storia del calcio di casa nostra per il biscotto tra Svezia e Danimarca che ci spedì fuori dalla competizione nel turno a gironi. E per le brutte prestazioni degli Azzurri tra i quali, guarda caso, c'era anche Antonio Cassano, oggi oggetto di dispute per le scelte di Lippi. Giovanni Trapattoni oggi è il ct dell'Irlanda che domani affronterà l'Italia a Bari per le qualificazioni ai Mondiali di Sud Africa 2011. Sarà la prima volta di un duello in casa, anche perché il vice del Giuan di Cusano Milanino è Marco Tardelli. L'Irlanda è a soli due punti dall'Italia, capolista del Girone 8: una sfida al vertice che per il Trap vuol dire molto dopo essere finito travolto dalle critiche nell'isola di san Patrizio per le ultime prestazioni non esaltanti. "Se volete lo spettacolo, andate alla Scala" - A chi glielo ha fatto notare, ha risposto: “Spettacolo? Se voglio vedere un bello spettacolo vado alla Scala, perché l'opera mi appassiona”. Nel calcio, invece, “conta solo la classifica”. “L'Italia resta la più forte – ha confidato Trapattoni a France Football -, ma noi siamo una formazione in costante progresso. Non siamo il Manchester United che vince giocando bene e il più delle volte si impone, anche quando gli capita di giocare male”. Venderà cara la pelle, il buon Giovanni. Che nel frattempo è diventato nuovamente protagonista per il suo inglese un po' così, poco inglese e molto maccheronico, che ha invaso la sala stampa in un confronto acceso con i giornalisti irlandesi. Non cambia mai.

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