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F1, i diffusori sono legali

La Ferrari perde la causa

Albina Perri
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I diffusori utilizzati da Brawn, Toyota e Williams, sono legali: lo ha deciso la Corte d'appello della Federazione internazionale dell'automobile che ha respinto il ricorso presentato da Ferrari, Renault, Red Bull e Bmw. I giudici hanno preso la decisione dopo otto ore di dibattito serrato, modellini di diffusori di vecchia e nuova generazione analizzati da meccanici e da avvocati. Cinque giudici hanno ascoltato le argomentazioni delle xase automiblistiche che hanno difeso la conformità dei diffusori flessibili finora utilizzati, e di  Ferrari, Red Bull, Renault e Bmw, che invece avevano fatto appello dopo le decisioni dei commissari in Australia e in Malesia. Le macchine, domenica, correrranno dunque  con i vecchi diffusori. Le motivazioni arriveranno invece la prossima settimana. Avendo dato ragione a Ross Brawn, la Ferrari, la Renault e la Red Bull dovranno recuperare il ritardo tecnico, e con loro tutte le altre scuderie. Ferrari ha partecipato alla «lunga analisi tecnica», portando «quattro modellini di diffusore, uno standard e tre non conformi». «Tutti hanno illustrato le proprie ragioni tecniche in modo avveduto», ha detto il consulente Ferrari, Ross Byrn, concedendo un sorriso. «Dobbiamo aspettare la sentenza prima di parlare», si è limitato a dire il responsabile dell'areodinamica Nikolas Tombazis.

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