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A settembre appuntamento a Fiera Roma con 'Blast'

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Roma, 13 giu. (Labitalia) - Arriva a settembre la seconda edizione di Blast 2018, cross-industry tech event internazionale ideato e organizzato da Fiera Roma che mette a confronto i grandi player dell'industria tradizionale con startuppers, innovatori ed esperti che stanno rivoluzionando i loro settori industriali. 'Come. Engage. Evolve your industry' è il motto di questa edizione, finalizzata a indagare, grazie alle conferenze tenute da speaker visionari, technology leader e rappresentanti del mondo industriale, sul futuro di 4 settori industriali ben specifici (finanza, intrattenimento, manifattura e salute), sull'open innovation e sugli scenari aperti dalle tecnologie esponenziali che stanno cambiando il mondo. Una innovativa startup competition, workshops, un'ampia area espositiva e networking events per 2 giorni che permetteranno agli imprenditori di allargare le proprie conoscenze e reti di contatti, confrontarsi con professionisti internazionali, trovare nuove opportunità di business e costruire insieme il futuro del proprio settore. In Italia ci sono più di 8.800 startup innovative registrate, di queste circa il 70% offre servizi alle imprese. Tra il 2016-2017 il 8,7% delle aziende corporate e mid-corporate italiane ha investito in startup innovative. Gli investimenti sono andati a startup tendenzialmente non legate al settore merceologico della azienda corporate (95%) e che si occupano di offrire servizi alle aziende (in media il 70%) partendo da progetti di ricerca e sviluppo (fonte: 'Secondo Osservatorio Open Innovation e Corporate Venture Capital 2017' e 'Rapporto trimestrale 2018 Trend Registro Startup Innovative'). I risultati di questi 'Blast' sono che le startup partecipate da aziende corporate tendenzialmente hanno più tempo per sviluppare i propri servizi-prodotti, hanno maggiori ricavi e un tasso di fallimento minore. Mentre le corporate che investono conseguono risultati migliori delle altre imprese sia riguardo alla capacità di accrescere il valore aggiunto, sia in termini di redditività netta. Anche da questo tipo di riflessioni nasce il tech event Blast evento ideato e organizzato da Fiera Roma. Una finestra sul futuro, un'occasione per capire come sta cambiando il mondo dell'industria, quali sono i settori e le tecnologie su cui investire in questo momento storico. Un'Arena dove le startup più promettenti si sfideranno con un corporate champions, ovvero un personaggio rappresentativo della propria industry di riferimento, per aggiudicarsi un premio finale, ma soprattutto capire come poter collaborare per far decollare idee e progetti che possano avere un effettivo impatto sul mercato. 'Blast 2018' il 27 e 28 settembre riunirà in un solo evento occasioni di formazione per aspiranti imprenditori, incontri per parlare del ruolo delle donne nel futuro dell'Open Innovation e darà spazio ai protagonisti dell'ecosistema startup operanti a livello nazionale e internazionale. Il tutto ruoterà intorno alle 4 industries su cui questa edizione si focalizza: finanza, intrattenimento, manifattura e salute, scelti per via delle trasformazioni radicali a cui sono sottoposte grazie all'avvento di nuove tecnologie dirompenti. Sponsorizzazioni e partnership, ad esempio, assumono tutto un altro potere per le aziende, quando di mezzo ci sono gli eSports, con tutto il loro potenziale, con i suoi eventi visibili in tempo reale a livello globale, come spiega Paolo Di Mauro, direttore marketing e comunicazione per Gec-Giochi Elettronici Competitivi: “Le corporate hanno la possibilità di essere attori principali nel settore degli eSports con investimenti che producono un ritorno d'immagine inaccessibile per altre vie. In particolare si elimina il limite della geolocalizzazione: un torneo o un evento eSport sono visibili e seguiti in tutto il mondo, permettendo a un'azienda di farsi conoscere anche a migliaia di chilometri di distanza”. “Come accaduto con l'avvento di Internet negli anni ‘80-‘90, la Connected Industry è legata al concetto di ‘ecosistema'. Nessuna azienda può coprire tutti gli aspetti necessari (sensori, connettività, dati, sicurezza). In questo ecosistema, le startup sono più agili e si adattano meglio ai cambiamenti, quindi molte grandi aziende devono adottare una strategia simile o addirittura acquistare o collaborare con loro. Il processo di apprendimento e integrazione di queste filosofie è solitamente lungo, principalmente perché implica un chiaro adattamento del fattore umano”, spiega di Barbara IoT, azienda con base a Madrid che sta rivoluzionando il settore della manifattura occupandosi specificatamente di cybersecurity e sicurezza dei dispositivi IoT. Anche per Giorgia Zunino, esperta Nato in 'Future Trends and Human Factor', le aziende dell'health, così come quelli di altri settori, non possono ignorare la trasformazione già in atto, senza rendersi conto che il 'futuro' è già 'presente'. “Un imprenditore deve anticipare i tempi -dice Zunino- se sta inseguendo i trend ha già fallito. Il futuro è quel qualcosa di cui oggi possiamo solo intravedere i primi segnali, che si possono cogliere solo tramite incontri con altre realtà e incontrando altri innovatori. In Italia, in particolare, il settore pubblico dovrebbe avviare nuove partnership con le startup per assorbire quella linfa vitale di ‘fresh minds' caratteristica del panorama dell'innovazione, che tanto manca alle istituzioni, in particolare dopo il blocco delle assunzioni”. A spiegare la filosofia alla base di 'Blast' è Pietro Piccinetti, amministratore unico di Fiera di Roma: “In un'ottica di rinnovamento della propria struttura organizzativa e del carnet di eventi a marchio Fiera Roma, le startup che partecipano a 'Blast' da quest'anno avranno sempre maggiori possibilità di essere integrate in altre manifestazioni di Fiera, dove potranno trovare buyer verticali sui propri settori mentre, al tempo stesso, gli investitori potranno entrare in un circuito di eventi interessanti per loro sia per trovare innovazione che per promuovere i propri programmi di investimento”.

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