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Anzio, "incidente con la caldaia". Ma è una balla, uomo ricoverato: sconcertante verità sulla fidanzata cubana

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Una storia di violenza familiare "invertita" a Roma, proprio nelle ore delle polemiche furiose su Barbara Palombelli e le sue frasi sul femminididio. Una cubana di 38 anni avrebbe attirato il compagno in una stanza nella loro casa di Anzio, lo avrebbe quindi cosparso di alcol etilico e poi dato fuoco con un accendino, prima di andarsene.  Arrivato al Pronto soccorso locale insieme alla fidanzata, l'uomo presentava delle gravi ustioni su tutto il corpo ed è stato poi trasferito nella terapia intensiva di un ospedale specializzato della Capitale. Ai medici ha però raccontato di essere rimasto vittima dell'esplosione della caldaia di casa.

 

 

 

 

 


Una versione che non ha convinto gli investigatori del commissariato locale, diretto da Andrea Sarnari, chiamati a fare luce sullo "strano" incidente. Dopo un primo sopralluogo, la caldaia è risultata infatti perfettamente integra ed anche alcuni testimoni avrebbero smentito la ricostruzione della coppia. La vittima, alla fine, è crollata e ha raccontato come sono andati veramente i fatti: la compagna cubana non aveva accettato la decisione (unilaterale, evidentemente) di mettere fine alla loro relazione e dopo l'ennesima lite ha deciso di vendicarsi del compagno.

 

 

 

 

Peraltro, sul conto della cubana pesa anche la fuga, subito dopo aver dato fuoco all'uomo: ha lasciato l'abitazione e si è ripresentata solo il mattino seguente, quando ha poi accompagnato il fidanzato in Pronto soccorso gravemente ustionato. La Procura per lei ha chiesto ed ottenuto dal gip del Tribunale di Velletri, una misura cautelare: la 38enne ora è nel carcere romano di Rebibbia.

 

 

 

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