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Ong, Rise Above verso Reggio Calabria: si apre un altro fronte

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Una giornata che non dà tregua sul fronte immigrazione. Non solo per quel che accade al porto di Catania, con il capitano della Ong Humanity 1 che rifiuta di ripartire e con quel che accade sulla Geo Barents, con due migranti che si sono lanciati in mare e con una tensione che è letteralmente schizzata alle stelle. Sullo sfondo, le proteste della sinistra e i diktat dell'Europa al governo Meloni: Bruxelles, infatti, intima di accogliere tutti, parlando di dovere "legale e morale".

Ora infatti anche la Rise Above, nave Ong della Mission Lifeline, secondo quanto si apprende, starebbe facendo rotta verso il porto di Reggio Calabria. A bordo del natante 89 migranti. Dopo l'attracco, se si seguirà il copione dei precedenti arrivi, si procederà con lo sbarco selettivo: insomma, si apre un altro fronte.

E ancora, nel tardo pomeriggio, sempre in Calabria, a Roccella Jonica, si è registrato un altro sbarco, il settimo negli ultimi dodici giorni e il settantesimo dall’inizio dell’anno. I migranti sbarcati, dopo essere stati soccorsi al largo dalla Guardia Costiera mentre erano a bordo di un’imbarcazione in legno con i motori in avaria, sono 69 e di differenti nazionalità. Tra loro 10 donne, di cui una incinta, e nove bambini. In totale solo nelle ultime 24 ore, sono quasi 600 le persone approdate in Italia senza essere state trasportate dalle navi Ong, cifre che danno un quadro preciso dell'emergenza.

Ma non è finita. Circa 500 migranti sono stati salvati in un’operazione di ricerca e soccorso gestita dall’Italia al largo della Sicilia. Oltre 250 sono stati portati dalle motovedette ad Augusta e stanno già sbarcando mentre altri 220 circa, la maggior parte donne e minori, saranno trasferiti a Pozzallo.

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