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Immigrazione, il Papa come Meloni: "Perché serve un nuovo Patto in Ue"

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Sul fenomeno migratorio l'Europa deve intervenire: lo sostiene da tempo Giorgia Meloni. Oggi lo fa anche Papa Francesco, rivolgendosi al corpo diplomatico: "La migrazione è una questione per la quale 'procedere in ordine sparso' non è ammissibile. Per comprenderlo basta guardare al Mediterraneo, divenuto un grande cimitero. Quelle vite spezzate sono l'emblema del naufragio della nostra civiltà, come ho avuto modo di richiamare nel corso del mio viaggio a Malta nella primavera scorsa".

Di qui l'accorato e urgente appello all'Unione europea: "È urgente rafforzare la cornice normativa, attraverso l'approvazione del Nuovo Patto sulla Migrazione e l'Asilo, perché si possano implementare adeguate politiche per accogliere, accompagnare, promuovere e integrare i migranti". Il Pontefice ha spiegato che non tutto si esaurisce nell'accoglienza e che è necessario fare anche altro: "La solidarietà esige che le doverose operazioni di assistenza e cura dei naufraghi non gravino interamente sulle popolazioni dei principali punti d'approdo". In quest'ultimo caso il riferimento non può che essere all'Italia, uno dei paesi di primo approdo insieme a Spagna e Grecia. 

È probabile che oggi la premier parli di questo delicato argomento durante il faccia a faccia con Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, a Palazzo Chigi. Anzi, appare quasi inevitabile che alla fine sul tavolo ci sia il tema migranti, soprattutto dopo che l'esecutivo ha varato una stretta sulle ong. L'Italia, inoltre, ha ottenuto che il tema dell’immigrazione rientri tra quelli all’ordine del giorno del Consiglio Ue straordinario in programma il 9 e 10 febbraio. 

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