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Geo Barents, il capo missione: "Siamo preoccupati ma..."

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"Le conseguenze del decreto ci preoccupano, ma noi continueremo a fare quello che facciamo: salvare vite in mare": lo ha detto all'Agi Juan Matias Gil, capo missione della Geo Barents di Medici Senza Frontiere, nave arrivata questo pomeriggio al porto de La Spezia con 237 migranti a bordo, di cui 87 minori, dopo un salvataggio al largo delle coste libiche. La nave adesso rischia il fermo amministrativo per effetto del decreto Piantedosi. Il decreto immigrazione con un codice di condotta più stringente proprio per le Ong. 

Nelle prossime ore, come preannunciato dal prefetto de La Spezia, inizieranno gli accertamenti a bordo per valutare l’eventuale applicazione del provvedimento. Sempre all'Agi Gil ha raccontato anche delle "difficoltà che si riscontrano specialmente in inverno, quando le condizioni in mare cambiano da un momento all’altro e, se non avessimo fatto ad esempio il nostro terzo soccorso, quelle persone avrebbero avuto un destino diverso. Questo ci dà la misura di quanto sia importante esserci". 

A bordo della Geo Barents "ci sono tantissimi minori - ha continuato il capo missione - due donne incinte e tanti con problemi che non sono evidenti e fisici". Tornando alla questione decreto, infine, Gil ha detto: "Dobbiamo vedere come si applicheranno queste regole, ma a nostro avviso non abbiamo fatto niente che non sia previsto dalle regole: come ha spiegato la Guardia Costiera, se c’è una situazione di pericolo, tutti i comandanti devono fare quanto abbiamo fatto, salvare vite in mare".

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