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Luca Casarin accusa sulla strage in mare: "Come un'operazione di polizia"

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"Ho grandissimo rispetto per tutti i soccorritori e per la Guardia Costiera": Luca Casarini, attivista della Ong Mediterranea, ha parlato della tragedia avvenuta al largo delle coste calabresi la scorsa domenica. In collegamento con Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7, l'ospite ha spiegato cosa potrebbe aver provocato quel drammatico naufragio: "Ci sono operazioni complesse, che forse sono state rese troppo complesse, tra il centro di coordinamento dei soccorsi di Roma e l'Ncc che fa capo al Viminale. Questa operazione è stata trattata come operazione di Polizia". E poi ha criticato il mancato intervento in mare: "Nel dubbio che si tratti di un'imbarcazione piena di migranti si va fuori, perché se per caso ti sbagli diventa una tragedia".

L'intervento di Casarini a L'Aria che tira

 

 

 

A pesare, secondo la sua opinione, è "questa subordinazione dei soccorsi alle operazioni di Polizia... è dal 2019 che i migranti non sono considerati naufraghi ma migranti in transito". Questo sistema, insomma, non è certo stato introdotto dal governo Meloni, è in vigore già da quattro anni. Infine Casarini ha spiegato: "Il piano Sar (Ricerca e soccorso) nazionale del 2021 dice molto chiaramente che bisogna aprire gli eventi Sar anche in assenza di chiamate se si ha contezza di un potenziale pericolo". 

 

 

 

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