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Rovereto, stretta Meloni-Piantedosi: piano-espulsioni, cosa cambia

Pietro De Leo
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Il governo costruisce una reazione normativa alla vicenda di cronaca avvenuta a Rovereto che, in questi giorni, ha di nuovo traumatizzato l’Italia. Sollevando, per l’ennesima volta, interrogativi circa la gestione dei soggetti pericolosi fra gli immigrati. Il 37 enne di origine nigeriana Nweke Chukwuda ha aggredito a morte in un parco della città trentina la 61enne Iris Setti. Ieri è stato convalidato l’arresto. Ma le dinamiche dell’accaduto, considerando i precedenti di Chukwuda e la sua accertata pericolosità, catalizzano l’attenzione sulla sicurezza urbana e le procedure di espulsione di individui che sono delle vere bombe a orologeria. Di questo hanno parlato, lunedì sera, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in un mini vertice dopo il Consiglio dei ministri, in cui sono state approntate le basi di un nuovo “pacchetto sicurezza” da portare a settembre nell’assise governativa. Un intervento che mirerebbe ad una stretta sulle espulsioni di migranti irregolari, con maggiore rapidità per quelle a carico di soggetti socialmente pericolosi.

 


LE NOVITÀ
A questo proposito, l’obiettivo dell’esecutivo sarebbe aumentare sui territori i Centri per il rimpatrio. Sul piano delle sanzioni, inoltre, si punterebbe a rendere più pesanti le pene per chi si rende responsabile di aggressioni. Altro versante d’azione, poi, concerne chi, ogni giorno, si occupa del presidio del territorio: dunque è allo studio un’implementazione delle dotazioni per le forze dell’ordine, innesti negli organici per sviluppare una copertura più capillare e una migliore “qualificazione” della polizia locale. Altri interventi, poi, sono previsti peril contrasto alle baby gang e alla violenza minorile. Queste novità vengono positivamente accolte dal sindacato di Polizia Coisp.

 


Il segretario generale della sigla, Domenico Pianese, riconosce che «il governo, con la volontà di introdurre una stretta sulle espulsioni dei migranti irregolari, specialmente nei confronti di tutti quei soggetti pericolosi e violenti con alle spalle comportamenti aggressivi, sta andando nella direzione giusta». Pianese, però, aggiunge anche l’auspicio affinché «il governo intervenga anche sulla normativa penale, proprio per evitare che questi soggetti, socialmente pericolosi e che reiterano reati violenti, possano beneficiare di sconti di pena o attenuanti che andrebbero anche a vanificare tutto l’operato delle forze dell’ordine».

RECIDIVI
Ieri, intanto, è stato convocato anche il Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica della provincia di Trento, seduta cui ha partecipato anche il sottosegretario agli Interni, Nicola Molteni, in rappresentanza del governo. «I soggetti pericolosi e psicologicamente instabili», ha osservato, «non possono restare sul territorio nazionale e vanno espulsi. Alzeremo il livello di attenzione». E poi ha affermato: «Stiamo valutando la possibilità di rafforzare il personale, dobbiamo assolutamente evitare che fatti criminali come questo si possano ripetere». Parole, quelle di Molteni, che confermano le direttrici d’intervento su cui il governo sta ragionando. E che collimano con quanto richiesto anche dal Presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti: «C’è la necessità di nuove regole che garantiscano la piena tutela dei cittadini, soprattutto in presenza di profili psicologici che richiedono una specifica attenzione e percorsi efficaci». La pm di Rovereto, Viviana Del Tedesco, ha annunciato di aver chiesto «a tutte le stazioni di carabinieri e polizia di redigere un elenco di soggetti che hanno commesso reati o che tengono condotte che possono denotare una tenuta sociale per capire quante persone possono compiere atti violenti da un momento all’altro».

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