Cerca
Cerca
+

Open Arms, ira contro il governo: fermo illegittimo, scoppia il caso

  • a
  • a
  • a

Sottoposta a provvedimento di fermo amministrativo e sanzione economica per aver ostacolato una motovedetta libica nel soccorso di un’imbarcazione di migranti, la ong spagnola Open Arms replica: "Secondo le autorità abbiamo impedito l’intervento della cosiddetta guardia costiera libica. Questa accusa, oltre a essere falsa perché la nostra nave si limitava solo a osservare le azioni dei libici, legittima una pratica vietata dalla Convenzione di Ginevra. È espressamente vietato, infatti, trattenere e riportare persone nel luogo da cui stanno fuggendo". Ieri la nave è arrivata a Crotone con 57 migranti. E subito dopo è stata sottoposta a un fermo amministrativo di 20 giorni e a una multa compresa tra i 3 e i 10mila euro. 

Secondo le autorità italiane, infatti, la ong "non ha rispettato le indicazioni fornite dal centro per il soccorso marittimo nell’area di responsabilità dove si è svolto l’evento". Non avrebbe rispettato, quindi, gli ordini di Tripoli, che chiedeva all’ong di "tenersi a distanza per non creare intralcio" durante il salvataggio di un barchino in difficoltà da parte del pattugliatore libico Gharyam. Restando in zona, Open Arms avrebbe creato "confusione tra i migranti e il personale di bordo". "Sappiamo tutti cosa succede nei centri di detenzione libici e quali milizie gestiscono il traffico di esseri umani - si difende la Ong -. Milizie travestite da guardie costiere. Siamo però noi ad essere fermati e multati pur avendo agito rispettando tutte le indicazioni delle autorità competenti e sempre sotto il loro coordinamento. Il nostro posto è nel mare, finché ci saranno vite alla deriva".

 

 

 

Dai blog