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La Milano sommersa di Marco Nereo e Gala Rotelli all'Acquario

di TMNewsmercoledì 17 dicembre 2025
2' di lettura

Milano, 17 dic. (askanews) - Una riflessione sul rapporto tra uomo e ambiente attraverso la visione di una Milano trasformata in un'Atlantide contemporanea, chiamata "Mitlantide". È il progetto artistico di Marco Nereo Rotelli e della figlia Gala Rotelli che viene presentato all'Acquario Civico di Milano, in una mostra curata da Riccardo Valentini, scienziato e Premio Nobel per la Pace 2023 con il gruppo IPCC.

"Stavo leggendo l'Atlantide di Platone - ha detto l'artista ad askanews - e per una sorta di induzione mi venuta Mitlantide, e siccome da tempo sto lavorando su un progetto di sostenibilità con gli interventi che ho fatto in Design Week e in Biennale con Riccardo Valentini, ho scelto questa volta, invece di un'installazione, di creare delle metafore, delle grandi metafore. E quindi nascono questi luoghi simbolo di Milano, luoghi simbolici, la stazione, il Duomo, sommersi in un mondo misterioso, ma anche che fa da monito".

La parola è un elemento fondamentale in tutta la ricerca di Rotelli e torna anche in questi lavori, come messaggio di consapevolezza, in un percorso che mette in dialogo arte e sostenibilità. "Io non voglio avere uno stile - ha aggiunto - magari una cifra che raccoglie più stili, e quando io opero questi diventano quasi delle applicazioni, dei sistemi all'interno di un codice visivo".

Gala Rotelli in mostra ha portato creazioni in vetro e oggetti significanti creati a partire da frammenti di plastica raccolti in mare. E naturalmente anche qui la parola poetica non manca. "Mi interessava molto - ha concluso Marco Rotelli - vedere che cosa poteva inventare Gala su un Mitlantide. In fondo ha inventato una cosa opposta alla mia, perché il suo è un mondo incantato, il mio è più un mondo che fa da monito, che incute anche uno spasamento, visivo perlomeno".

La dimensione del sogno però è presente anche nella sezione della mostra intitolata "Underwater", un'installazione immersiva luminosa e sonora realizzata con il musicista Alessio Bertallot. Tra arpe, riverberi e variazioni di luce, lo spettatore scivola in un blu profondo e onirico dove ciascuno può trovare la propria risposta alla domanda sulla possibilità di respirare ancora.