Tenta l'assalto alla Casa Bianca, freddata dalla polizia
E' stata identificata la donna uccisa ieri alla guida della sua auto nel cuore di Washington, dove ha tentato di violare l'impenetrabile Casa Bianca al cui interno era presente il presidente Barack Obama, sfondando le barriere protettive all'ingresso, per poi lanciarsi in una folle fuga lungo Pennsylvania Avenue fino al Campidoglio, sede del Congresso federale e della Corte Suprema, dove è stata fermata per sempre dai proiettili esplosi dal servizio di sicurezza. Si chiamava Miriam Carey, 34 anni, igienista dentale di colore residente a Stamford, nel Connecticut, Stato del quale portava la targa la sua vettura. Secondo il quotidiano 'The Washington Post' e i principali network televisivi americani, gli inquirenti sono risaliti al suo nome controllando a chi era intestato il veicolo. La madre, Idella Carey, intervistata dal notiziario 'Abc News', ha confermato che era affetta da problemi psichiatrici: "Dopo aver avuto la bambina, era stata colpita da depressione post-parto", ha raccontato. "Qualche mese dopo si era ammalata. Era depressa, ed era stata ricoverata in ospedale". La figlia, nata nell'agosto 2012, era a bordo con lei, ed e' miracolosamente rimasta illesa: "E' in buone condizioni, e adesso si trova in custodia protettiva", ha riferito il capo della polizia della capitale Usa, Cathy Lanier.